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Oasis
Cardiff, la città che ha cantato ancora prima dei Gallagher
di
Stefano De Stefano
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Se ne è valsa la pena? Decisamente. E Liam lo sapeva fin dal principio: aveva le spalle ben coperte quando alla serata inaugurale del reunion tour ha scherzato ironicamente sul costo dei biglietti. Ben coperte da cosa? Dalla fede dei 74.000 fan in delirio che hanno riempito il Principality Stadium di Cardiff.
Ma in questa recensione della prima data gallese dei fratelli Gallagher non si parlerà di scaletta, esibizione e abbracci fraterni post concerto: per quello c’è pieno il web ormai da un paio di giorni. È la città e la gente che si trovava a Cardiff ad essere sotto i riflettori: perché la sensazione è quella di aver trattenuto il fiato come una folla al limite del bis.
E nei due giorni in cui gli Oasis sono tornati insieme sul palco per il loro reunion tour, la capitale gallese si è svegliata con la voce roca. Come Liam. Come un coro già pronto, sparso tra le strade, nei pub, sui marciapiedi davanti ai B&B, nei corridoi dei treni stracolmi di chi era diretto qui solo per una cosa: esserci.
Il giorno prima del primo concerto, Cardiff era un vinile messo a girare in loop. Ogni pub sembrava avere la stessa playlist – Live Forever, Don’t Look Back in Anger, Supersonic – eppure nessuno si lamentava. Nessuno chiedeva di cambiare canzone. Le persone non parlavano, cantavano.
Anche chi non aveva mai visto gli Oasis dal vivo. Anche chi non era ancora nato quando Definitely Maybe uscì. C’era una generazione che tornava, e un’altra che stava imparando a memoria il suo lessico. Scarpe da ginnastica bianche, giacche militari, occhiali scuri anche sotto le nuvole. Cardiff (con chiunque si trovasse lì per quella liturgia britpop, a prescindere dalla provenienza nel mondo) si stava travestendo da Manchester, ma con un’anima tutta sua.
Un vocabolario comune fatto di strofe e ritornelli: questo è stato il linguaggio universale che per due giorni ha unito tutti, nei pub, sui mezzi pubblici, nei negozi, ovunque. Anche alla tv on demand: la BBC ha messo a disposizione un’intera sezione dedicata agli Oasis con documentari per entrare nel mood giusto.
Perché a volte avere delle grandi canzoni non basta. Ci vuole una storia, vera, reale, che ti prende alla pancia. E poi ci vuole il carisma. Noel e Liam hanno tutto questo e la loro storia è il ritornello più forte che abbiano mai dato al pubblico. A Cardiff si è consumato un rito collettivo che riaperto e chiuso allo stesso tempo un capitolo lungo quasi due decenni.
Perché alla fine, diciamocelo, molti di non sono mai scesi da quell’elicottero del 1997
Articolo del
08/07/2025 -
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