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Nuovo album per Teho Teardo, noto compositore, musicista e “sound designer” di origine friulana.
Il disco si intitola “Teho Teardo plays Twin Peaks and Other Infinitivies”, là dove con “infinitives” si intendono verbi all’infinito, pronti ad essere coniugati in maniera sempre diversa per affrontare realtà esistenziali difficili e complesse. Gran parte del lavoro si basa su preziosi frammenti armonici che si innestano su temi musicali portanti già conosciuti, quali la colonna sonora di “Twin Peaks”, scritta da Angelo Badalamenti oppure le composizioni barocche di J.S. Bach, di Henry Purcell e di Barbara Strozzi. Un repertorio musicale talvolta molto lontano nel tempo, eppure vicinissimo, perché fatto di note che esistono nell’aria così come il canto degli uccelli, gli ululati di animali, il rumore del vento che muove le foglie.
Sonorità originali che nascono da situazioni vere che sono diventati dei “micro pattern” ritmici, passaggi armonici di carattere trascendentale, per merito delle registrazioni ambientali effettuate di notte, al buio, dallo stesso Teho nei boschi situati al confine fra Italia e Slovenia, a nord-est di Pordenone, luogo di nascita dello stesso Teho. Il materiale sonoro di cui si compone l’album è quanto mai drammatico e oscuro: contiene infatti la rielaborazione in musica di sensazioni forti, come la solitudine e la paura, che sono state filtrate dall’elettronica e trasformate in sonorità percussive ed angoscianti. Ci troviamo all’ascolto di un disco diverso dagli altri, un’opera che va ben oltre il discorso delle colonne sonore e della musica cinematica. Tutto sembra ricondurre ad un discorso sulla natura dell’essere umano, sulla fragilità delle sue convinzioni, sui suoi sentimenti e sulle sue emozioni. Un album profondamente meditativo quindi che ha visto la collaborazione di “special guest” come Stefano Bollani, al pianoforte, di Laura Bisceglia e di Susanna Buffa, al canto, di Erica Scherl, al violino, di Abel Ferrara, di Keeley Forsyth e del piccolo Vito Bondanese, che hanno offerto un contributo vocale.
Temi musicali classici incontrano armonie più moderne, ma sempre senza tempo, come il “Tema di Laura Palmer” e le note di “Twin Peaks” che sembrano essere annunciate dal canto degli uccelli del Paradiso, citazione questa presa da un canto del “sommo poeta” Dante Alighieri. Un album sospeso fra malinconia e coraggio, fra meraviglia e dolore, che vuole essere una sfida ad un modo ordinario di percepire le cose, fra cui la musica. Ebbene, non è più sufficiente, e questo album, straordinariamente coeso nella sua ricerca oscura e drammatica sperimentazione ne è una prova.
Da ascoltare ad alto volume, da soli, al buio (come consiglia l’autore).
Articolo del
18/12/2025 -
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