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Trent Reznor è una delle figure più controverse della musica contemporanea. Un artista che ha saputo conservare quell’alone di mistero attraverso un percorso musicale che ha spesso travalicato l’ambito convenzionale.
Reznor ha dato vita ai Nine Inch Nails come strumento intorno al quale sono ruotati diversi musicisti, produttori e collaboratori ma, soprattutto, le sue idee.
Dentro il marchio dei Nine Inch Nails c’è essenzialmente lui, un personaggio che ha saputo unire la poesia, le sue folle nevrosi e le intuizioni musicali di un genere che nel tempo ha assunto forme e colori diversi.
I Nine Inch Nails di Trent Reznor sono un mix di suoni "artificiali", di musica industriale e di rock ad alto voltaggio che uniti alla sensibilità poetica, all’energia e ad un impatto quasi "fisico" hanno determinato il grande successo dei NIN.
Nato nel 1965, a Mercer, cittadina della Pennsylvania, a soli cinque anni Reznor è già un talento al pianoforte. Un enfant prodige la cui infanzia è stata divisa tra la musica di Mozart, gli insegnanti, le prove e i concerti. Ma nel giro di pochi anni Reznor passa dal pianoforte all'elettronica, e trasferitosi in Ohio a Cleveland, comincia a muovere i primi passi nella scena underground della città.
Con uno dei gruppi con i quali ha iniziato a collaborare, gli Innocent, Reznor incide nel 1985 il suo primo album, in uno stile synth pop molto canonico. In quello stesso periodo incontra il batterista Chris Vrenna, col quale nasce non solo un'amicizia personale ma anche l'embrione di ciò che saranno i Nine Inch Nails.
Nel 1988 inizia a registrare canzoni arrangiate ed eseguite nascondendosi dietro la sigla Nine Inch Nails ma realizzate inizialmente con il solo aiuto di Vrenna e in misura minore da Richard Patrick (chitarrista, poi fondatore dei Filter). E nel 1989 fa il suo esordio ufficiale sul mercato discografico il primo album Pretty Hate Machine che diventa subito un cult nella scena industrial-rock del periodo.
Si consolida in questa fase iniziale la realtà binaria dei Nine Inch Nails; one-man-band in studio e gruppo rock tradizionale sul palco (con Reznor ci sono il chitarrista Richard Patrick e la sezione ritmica formata da James Woolley e Jeff Ward).
Bisogna attendere tre anni per riavere notizie dai NIN con l’uscita di un EP Broken, nel frattempo il primo disco ha raggiunto i tre dischi di platino e il seguito di Reznor è già a livelli di culto isterico. . Nel maggio del 1994 (un mese dopo il suicidio di Kurt Cobain), Reznor pubblica il suo secondo album, il concept The Downward Spiral, un disco simbolo che riassume tutta la coscienza "sporca" dell'epoca. Passerano altri cinque anni per rivedere i Nine Inch Nails su dusco: The Fragile (1999), è un doppio album incredibilmente intimo e personale: Reznor si mette in gioco senza la paura di lasciare andare la sua musica alla deriva attraverso gli stili più disparati. Nel 2005 esce un nuovo album, intitolato With Teeth, dopo che Reznor era tornato a chiudersi nella sua "Home". Year Zero (2007), è il suo album in assoluto più diretto e politico mentre con Ghosts I-IV (2008), Reznor realizza un suo antico progetto: una raccolta strumentale, introspettiva e concisa. Hesitation Marks (2013) conferma sempre di più un Reznor deciso a portare avanti un percorso sempre più personale.
La sua vena folle ed impetuosa si è gradualmente moderata con il passare degli anni, forse anche per un ritrovato equilibrio interiore e il nuovo Reznor è un compositore che appare più concentrato nella valorizzazione del suo genio. Reznor incarna l'anticonformista per eccellenza, quello che si definisce in molti ambiti l'artista di "rottura", contro tutto e contro tutti e a volte anche contro sé stesso
Articolo del
07/04/2017 -
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