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Ci sono pochissime band che nella storia del rock siano riuscite a simboleggiare in maniera cosi profonda la bellezza e la complessità di una specifica epoca culturale e storica, facendosi carico delle sue incertezze di carattere politico e sociale. The Smiths sono una di queste e la loro storia viene raccontata nel nuovo episodio di Rock Legends su RaiPlay.
L'impatto del gruppo, creato da Steven Patrick Morrissey e Johnny Marr, sulle generazioni di appassionati, non solo in terra britannica, è ancor oggi più tangibile oggi quando si vocifera di una loro possibile (ma molto improbabile) reunion. Dall'anno del loro scioglimento fino ad oggi, gli Smithts non hanno mai cessato di essere fonte di inesauribile ispirazione per centinaia gruppi di ogni genere, latitudine ed estrazione generazionale. L'incontro fatale per la nascita del gruppo è datato 1982, quando Morrissey e Johnny Marr instaurano una collaborazione di carattere artistico per comporre musica non necessariamente destinata a una band, magari da vendere a qualche interprete già affermato.
I due scoprono di essere accomunati da un immaginario musicale molto simile e il sodalizio inizia a prendere corpo. Scelto il nome The Smiths (uno dei cognomi più diffusi nel mondo anglosassone), i due iniziano a comporre i primi brani: Morrissey cura specificamente le liriche, Marr si occupa invece della parte compositiva. I primi frutti di questa fase embrionale sono, tra le altre, "Handsome Devil", "What Difference Does It Make?" e "Miserable Lie". Il battesimo live avviene il 4 ottobre 1982, con Mike Joyce alla batteria e Dalle Hibbert al basso.
L’esibizione nel leggendario concerto all'Hacienda di Manchester nel febbraio 1983, cattura un'attenzione consistente da parte del pubblico e dei critici presenti all’evento. Nel maggio 1983 esce il primo singolo "Hand In Glove", con "Handsome Devil" come lato B, e la band inizia a collezionare partecipazioni di prestigio a una John Peel Session. Nell'ottobre dello stesso anno dà alle stampe il bellissimo singolo "This Charming Man" che entra nella Top 30 dei singoli più venduti. Nel febbraio del 1984 esce l'omonimo debutto degli Smiths, prodotto da John Porter, che guadagna il disco di platino.
In questo periodo gli Smiths rilasciano alcuni dei loro più famosi capolavori. In particolare, in maggio arriva negli scaffali il singolo "Heaven Knows I'm Miserable Now", "William, It Was Really Nothing" "How Soon Is Now?" e "Please, Please, Please, Let Me Get What I Want".
La qualità delle composizioni di tutti questi singoli è tale che nel novembre 1984 confluiscono in una epica raccolta antologica Hatful Of Hollow che accorpa al proprio interno, oltre alle canzoni menzionate, versioni alternative di pezzi già apparsi su singolo o nel primo album, riproposti in chiave live nell'ambito delle sessioni radiofoniche che il gruppo aveva registrato nel 1983, insieme ad alcuni pezzi in parte inediti risalenti al primissimo periodo della band.
Nel frattempo il gruppo porta a termine i lavori per il secondo album, che esce con il titolo Meat Is Murder nel febbraio 1985 e regala agli Smiths il primo posto in classifica e il gruppo sembra ormai aver raggiunto una consacrazione definitiva.
La band intraprende una tournée, prima in Europa e di seguito negli States, ma i problemi non mancano anche per i crescenti contrasti tra il gruppo, i manager e la Rough Trade, condizionata dall'interessamento sempre più concreto di grosse major che fiutano l'affare. Nonostante questo, il gruppo riesce a registrare il suo album migliore, The Queen Is Dead, sotto la supervisione di Stephen Street che già aveva preso parte alle sessioni di Meat Is Murder. L'album arriva nei negozi nel giugno 1986, scalando rapidamente le classifiche di vendita, anche grazie agli splendidi singoli che gli fanno da traino: "The Boy With The Thorn In His Side", "Bigmouth Strikes Again","Panic" e "Ask", queste ultime due date alle stampe qualche mese dopo la pubblicazione dell'album e non incluse nella sua tracklist.
Il quarto album, sempre con Stephen Street nella vesti di co-produttore è Strangeways, Here We Come che è nei negozi di dischi nel settembre 1987, arrivando ai vertici della top ten e ottenendo un discreto successo anche in America.
I contrasti all'interno della band e i mal di pancia di Johnny Marr poco prima di iniziare la promozione di Strangeways, Here We Come culminano con la partenza del chitarrista che se ne va a Los Angeles per un periodo di pausa, provocando la rottura.
Dopo una serie di infruttuosi tentativi alla ricerca di un eventuale sostituto alla chitarra, nel settembre 1987 Morrissey ufficializza in un comunicato stampa l'effettivo scioglimento degli Smiths. Per i fan è un trauma senza precedenti ma non per Morrissey, che è già al lavoro con Stephen Street su un'ipotesi di carriera solista che si concretizzerà all'inizio dell'anno successivo.
Nel 1988 uscirà anche un live postumo degli Smiths, Rank, mentre l'antologia doppia dei loro singoli The Smiths Best, I & II (1992) condenserà il meglio della loro produzione.
Articolo del
20/04/2017 -
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