Muse Un trio di talento di Fabrizio Biffi

I Muse sono un trio inglese di Tinighmonth, nato dall'incontro tra Matthew Bellamy (voce, chitarra e pianoforte), Dominic Howard (batteria) e Chris Wolstenholme (basso e cori).

Nel 1999 i Muse pubblicano l'album d’esordio, Showbiz, che conquista subito i favori del pubblico con oltre mezzo milione di copie vendute e diversi premi della critica.

La prima svolta del trio si consuma in un tour americano che li vede li come gruppo spalla prima di Pavement e Flaming Lips, e poi dei Red Hot Chili Peppers. Bellamy, chitarra elettrica alla mano, si esibisce in performance infuocate che culminano spesso con il sacrificio degli strumenti di hendrixiana memoria.

Da questa svolta chitarristica nasce il nuovo album Origin Of Symmetry, preceduto dal robusto singolo "Plug In Baby". Al produttore John Leckie (Radiohead, Stone Roses) decidono di affiancare David Bottrill, già con A Perfect Circle, Tool, Deus. Il successo di Origin of Symmetry riporta alla luce anche uno dei primi lavori della band: l'interessante Ep Muscle Museum.

I Muse tornano nel 2002 con la doppia antologia Hullabaloo Soundtrack che raccoglie B sides degli inizi carriera (marzo 1999-ottobre 2001) più un estratto da un concerto a Parigi. Nel 2003 arriva Absolution, per un ennesimo successo di pubblico, che però delude in buona parte le aspettative della critica.

Il singolo che lancia Black Holes & Revelations (2006) lascia intravedere segnali incoraggianti, anche se le vicende di questo disco riflettono alcuni problemi interni al gruppo.

H.A.A.R.P. (2008) è un ottimo consuntivo della loro attività dal vivo. I pezzi risultano più energici e diretti, e l'assenza di quei riempitivi che penalizzano i lavori in studio rendono questo live l'analogo di un ottimo best of.

Con The Resistance (2009) i Muse osano ancora. L'album fa della varietà e del citazionismo la sua bandiera, un disco dall'umore scuro e claustrofobico, molto altalenante.

The 2nd Law (2012) è uno dei dischi più difficili per i Muse. Matthew Bellamy e compagni sono in una fase di transizione e il risultato è un ibrido che non soddisfa né il pubblico né la critica.

Il settimo lavoro della loro discografia, Drones, pubblicato nel giugno del 2015, li riporta verso sentieri più rigorosamente chitarristici, sprigionando una potenza di suono che sa di ritorno alle origini.

I Muse sono ancora una delle grandi band in grado di riempire gli stadi di tutto il mondo, forti di una tecnica ineccepibile e di un ventaglio di hit che lasciano senza fiato. Rispetto ad altri grandi fenomeni della scena musicale sono ancora relativamente giovani e hanno sicuramente ancora molte frecce da scoccare nel solco di una imprevedibile creatività

Articolo del  09/05/2017 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati