|
BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
|
|
|
Indie
Chi ha paura della musica indipendente?
di
Fabrizio Biffi
|
|
Ci sarebbero da fare nomi e cognomi, soprattutto di quei musicisti e di quei gruppi che sono diventati di colpo famosi perché il demo è arrivato per caso sulla scrivania di un discografico o è finito nel lettore cd di un musicista famoso che voleva sentire altro ma è rimasta travolto da quella che sarebbe diventata di li a poco una stella del firmamento musicale.
Ci sarebbe da ricordare a tutti quelli che sparano sulla definizione di musica indipendente che questa ci sarà sempre perché quando si inizia a suonare senza nessuno sponsor dietro, c’è una fase meravigliosa che si chiama gavetta fatta di agende contatti completamente vuote e l’unica cosa che ti dà forza è la convinzione di stare facendo la musica che ti esce dal cuore.
Insomma, quelli che stanno nelle cantine, nel garage o nel sottoscala ad inventare musica ci saranno sempre e sono quelli indipendenti perché nessuno se li fila. Poi se hai le idee chiare e, soprattutto, se hai studiato e vissuto musica, il mondo esterno prima o poi ti darà una risposta su quello che stai combinando, soprattutto al di fuori della cerchia degli amici che ai concerti o all’ascolto ti diranno sempre che sei veramente troppo bravo.
La musica indipendente, o indie esiste, e chi la segue sà che è costituita da una massa critica per niente banale, in cui si mischiano ambizioni e aspettative a volte non troppo giustificate. Però la musica rimane un terreno di libertà ed è per questo che capita a volte di trovare nel pagliaio dei milioni di dilettanti e di amatori, qualche perla di bellezza che ti fa ricredere sul luogo comune che ormai tutto è stato detto e suonato nel mondo delle sette note.
Insomma, l’unico problema di chi si occupa del primo gradino evolutivo del caos musicale è che quando subentra la stanchezza e il pregiudizio si tende a rigettare quello che di meraviglioso si riesce sempre a trovare nella montagna di cd, mp3, soundcloud (a volte anche di vinili) di sconosciuti che girano per l’universo.
La musica indipendente è sgangherata e imprevedibile ma dentro c’è passione ed ingenuità che sono ancora una delle poche cose sane e genuine che un ascoltatore, un produttore e anche (ahimè per voi) un giornalista può trovare al di fuori delle situazioni preconfezionate dall’altra faccia della medaglia, quella di chi c’è l’ha fatta e ha paura di rimettersi in discussione.
Con buona pace di tutti i Manuel e della mandria di critici musicali che non hanno mai assaggiato la meravigliosa puzza di un garage o di una sala prove, ci sarà sempre qualche gazzella che si sveglierà la mattina per sfuggire alle banalità di chi vorrebbe chiudere la musica in un cimitero di elefanti
Articolo del
14/05/2017 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
|
//www.youtube.com/embed/tSsxpxMYOWM" frameborder=
|
|
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|