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Audio
E’ morto l’MP3, viva l’MP3!
di
Redazione XTM
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Il formato di compressione audio MP3 compie vent’anni e viene pensionato dalla Fraunhofer IIS, società che oltre a possederne i diritti ne ha sviluppato la diffusione. La società tedesca ritiene di dover abbandonare il vecchio e glorioso MP3 in quanto obsoleto e, soprattutto, perchè sono scaduti i brevetti di decodifica (quelli di codifica scadono prossimamente).
Che succederà adesso? Niente di niente, in termini di continuità. I dispositivi, i siti e le applicazioni che usano il formato MP3 continueranno a funzionare, ed è anzi possibile che ci sia un boom del settore se la Fraunhofer decidesse di concedere l’uso libero della sua tecnologia. Molti non ci fanno caso, ma per usare il formato MP3 occorre (o meglio occorreva) pagare una licenza: non si tratta di un formato libero.
Il formato MPEG-1 Layer III - più conosciuto col nome di MP3 (e non MPEG3) - ha notevolmente rivoluzionato il modo in cui veniva ascoltata la musica sconvolgendo inizialmente la vita di chi era affezionato ai CD e costringendo l'industria musicale ad una necessaria evoluzione. I ricercatori di Erlangen e Norimberga, in Germania, erano riusciti a sviluppare un nuovo metodo di compressione che, in parole povere, permetteva di comprimere quantità di dati più pesanti a scapito di un piccolo deterioramento della qualità.
Anche se originariamente è stato sviluppato nel 1983, il formato MP3 come l'abbiamo conosciuto noi ha visto la luce nel 1995, dopo che i ricercatori del Fraunhofer Institute hanno scelto di standardizzare il nome dell'estensione del file .bit in .mp3.
Se c’è da riconoscere che il formato MP3 sia stata una rivoluzione bisogna anche ricordare che la qualità e il suono di un lettore MP3 a 128 kbit/s è lontana anni luce da quello che offre il compact disco un buon vinile.
Ad onor del vero, l'MP3 era già morto quando è comparso iTunes che ha lanciato con il formato MP4. un nuovo formato compresso di file che usava il codec AAC e il tanto vituperato MP3 venne già considerato obsoleto ma continuava ad essere utilizzato insieme al nuovo formato MP4.
Dal punto di vista tecnico l’MP3 è stato sostituito da tempo con altri formati soprattutto nel campo delle trasmissioni televisive e radiofoniche. La conclusione è che i formati non muoiono ma si evolvono e i nuovi lettori ingloberanno l’MP3 insieme ad altri formati.
E’ morto l’MP3? Viva l’MP3! Chi ha custoditi nella propria libreria virtuale migliaia di file in questo formato non corre nessun rischio se non quello della sovrapposizione con i nuovi formati audio che verranno immessi sul mercato nei prossimi mesi.
Il punto fondamentale rimane sempre quello degli strumenti con i quali ascoltiamo la musica: impianti hi-fi, computer, diffusori. Laddove è alta la qualità delle nostre dotazioni hardware anche un buon MP3 continuerà a suonare come si deve, con buona pace dei tedeschi
Articolo del
25/05/2017 -
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