|
BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
|
|
|
Editoriale
Anche gli Agnelli vanno in Paradiso
di
Fabrizio Biffi
|
|
Se l’è cercata consapevolmente la polemica Manuel Agnelli, il senatore indiscusso di una musica italiana alternativa e antagonista che si è guadagnato i gradi sul campo con degli album di indiscutibile bellezza con i suoi Afterhours a metà degli anni novanta dello scorso secolo.
Prima di entrare nel merito dello scontro generazionale con Tommaso Paradiso, giovane promessa della nuova musica italiana che invece si è guadagnato la pagnotta con i suoi Thegiornalisti facendo una gavetta non banale, è necessario un piccolo passo indietro.
Agnelli (Manuel) che è sempre stato un personaggio spigoloso e senza peli sulla lingua, ha rotto clamorosamente uno schema piazzandosi al centro della giuria di X Factor e legittimandosi in questo modo alla stregua di tutti i comuni opinion maker televisivi, sotto i riflettori di una popolarità selvaggia, facendo chiedere alla casalinga di Voghera: “ Ma chi è questo Manuel Agnelli?”
Una mossa digerita dal suo pubblico con lo stile che caratterizza tutto questo periodo di generale fair-play, soprattutto sui social: i commenti più teneri per la sua decisione di entrare nel sistema dei talent erano del tenore “venduto”, “ puzzone”, “ci hai deluso”.
Manuel ha tirato giustamente dritto ma coerentemente alla sua natura provocatoria e genuina ha contrattaccato, in un tempo non casuale, o meglio dopo la sua consacrazione pubblica a senatore della musica italiana.
“Tommaso Paradiso dei Thegiornalisti rappresenta il peggior Venditti fatto male". Questa la sentenza di Manuel Agnelli su quella che è una delle figure più amate dalle comitive di mezza Italia.
L’autorevolezza c’è tutta ed anche l’attacco a sorpresa contro la nuova musica indipendente ha avuto il suo notevole effetto, smuovendo un po’ le acque di un finto volemose bene che aleggia tra i Sanremi e i Talent Show.
Ma l’effetto di questa bordata a ciel sereno è quello che non ti aspetti, ovvero la collocazione di Agnelli tra i grandi vecchi della musica italiana, di qualsiasi genere essa sia. Con questa sua bocciatura cosi netta il leader maximo degli Afterhours si è seduto su una sedia (non cosi comoda) di figura ormai istituzionalizzata del panorama musicale italiano.
Ed è stato un gioco da ragazzi per Tommaso Paradiso, durante il Wired Festival di Milano, impallinare con ironia il senatore Agnelli con una replica al veleno: "Io penso comunque che il peggior Venditti sia meglio del miglior Agnelli. Noi siamo il Paese della canzone italiana, siamo cresciuti a casa con le nonne e le mamme che cantano. Quindi ho fatto questa operazione strategica di tornare a fare canzoni che si cantano. Io scrivo quel che mi piace sentire e fortunatamente questa cosa è piaciuta a tante altre persone".
Articolo del
30/05/2017 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
|
//www.youtube.com/embed/gd9792t2RUI" frameborder=
|
|
|
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|