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Con la sua ultima giornata di eventi incredibili, con protagonisti, tra gli altri, gli Arcade Fire che hanno presentato per la prima volta i brani del loro quinto album in uscita, l’instancabile Van Morrison, l’esuberanza di Grace Jones, e l’artista eclettico di Rio de Janeiro Seu Jorge col suo personalissimo tributo al grande David Bowie, il Primavera Sound si è nuovamente affermato come il punto d’incontro fondamentale per gli amanti della musica da oltre 125 paesi.
Considerato il sold out già annunciato a gennaio, si stima che gli spettatori di questa diciassettesima edizione siano stati oltre 200.000, distribuiti tra l’area centrale del Parc del Fòrum e i concerti e le attività cittadine del Primavera a la Ciutat.
Da quando è stato presentato il cartellone alla fine di novembre, il Primavera Sound ha guardato verso il futuro, sostenendo una serie di artisti il cui promettente successo è potenzialmente illimitato, nonostante le loro carriere ancora giovani. Il festival ha quindi portato sui suoi palchi una selezione di band che sono un esempio, sopra ogni altra cosa, di un importante passaggio generazionale.
Tutto ciò è stato confermato dalla presenza dei The xx e la loro visione di come il pop dovrebbe suonare nel ventunesimo secolo, di Bon Iver che ha dimostrato attraverso uno struggente concerto di essere uno dei più innovativi cantanti folk in circolazione, di Solange che ha dato esempio dell’inimitabile creatività della comunità musicale afroamericana e Mac DeMarco che ha confermato il suo status di idolo indie della nuova generazione.
Non tutta la scaletta del festival era prevedibile da mesi, poiché Unexpected Primavera ha portato al pubblico presente, momenti unici e inaspettati sotto forma di una quindicina di concerti a sorpresa che si sono aggiunti ai 346 già in programma. Dagli Arcade Fire che esplodono su un palco a 360 gradi, alla presentazione dal vivo del nuovo album dei Mogwai.
Oltre a essere diventato la vetrina di presentazione dei grandi nomi musicali dei prossimi anni, il Primavera Sound ha sempre avuto un’affinità per le figure atipiche. Nell’Auditori Rockdelux si sono visti spettacoli indimenticabili come la veterana innovatrice del samba Elza Soares, l’indecifrabile fascino dell’artista newyorchese d’avanguardia Annette Peacock, e gli Zombies, leggende degli anni sessanta, che hanno suonato “Odessey & Oracle” per intero in occasione del cinquantesimo anniversario del disco.
Lo spazio dedicato alla dance Primavera Bits ha raddoppiato la sua proposta musicale con due palchi separati, uno dedicato agli spettacoli live di personaggi come Bicep, Henrik Schwarz e Gas, e l’altro per i DJ set di, tra gli altri, John Talabot, Michael Mayer e Joy Orbison. I suoni elettronici hanno lasciato il segno anche sull’area principale del Parc del Fòrum, con concerti dei maestri Aphex Twin, Jamie xx e Flying Lotus.
Come gran finale, un’ultima esplosione di musica dal vivo si è svolta in pieno centro città la domenica, con una programmazione musicale densissima da mezzogiorno a sera presso il CCCB, continuando poi la notte nelle due sale dell’Apolo con l’ormai classica festa di chiusura. Nel frattempo, in Portogallo, sono già iniziati i preparativi per la sesta edizione del NOS Primavera Sound che, in linea con l’evento barcellonese, presenterà un cartellone di artisti di prima qualità presso il Parque da Cidade di Porto tra l’8 e il 10 giugno
Articolo del
08/06/2017 -
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