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Editoriale
Il rock sbarca ai Giochi Olimpici
di
Fabrizio Biffi
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I Giochi Olimpici Invernali di PyeongChang sono in pieno svolgimento e grazie ad un cambiamento delle regole dopo i Giochi Olimpici che si sono svolti nel 2014 a Sochi in Russia, gli atleti che si esibiscono nella prova di pattinaggio artistico su ghiaccio hanno potuto attingere ad un repertorio musicale che va oltre i confini della musica classica e tradizionale.
Kansas, The Rolling Stones, U2, Santana sono stati sdoganati per le prove sul ghiaccio che si accompagnano spesso con dei grandi brani della musica classica o un insolito repertorio di musica tradizionale ed etnica.
Ed è cosi che in questi giorni, grazie alla decisione di sdoganare la musica rock sul ghiaccio olimpico, si può assistere ad uno sbizzarrirsi di versioni più o meno originali di grandi hit della storia più o meno recente.
L’atleta canadese ha danzato sulle note di Dust in the Wind dei Kansas mentre la giapponese Keiji Tanaka ha eseguito il suo esercizio accompagnata da Memories di Gary Moore. Il malese Julian Yee ha osato ancora di più proponendo un medley delle più famose canzoni di James Brown: "It's a Man's Man's Mans's World," "Get Up (I Feel Like Being a) Sex Machine" e "I Got You (I Feel Good)."
Meagan Duhamel ed Eric Radford hanno scelto una versione rivisitata di With or Without You” degli U2. Ma ad accompagnare le magiche prestazioni degli atleti sul ghiaccio sono stati scelti altri grandi classici da "Oye Como Va" di Santana, “Sympathy for the Devil” dei Rolling Stones ed una versione stile rumba di “Hotel California” degli Eagles
Articolo del
17/02/2018 -
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