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A quarant’anni (e qualche mese) dall’uscita viene pubblicata la Legacy Edition di "Burattino senza fili", capolavoro assoluto di Edoardo Bennato e della musica d'autore italiana, geniale metafora del potere e della società raccontata attraverso Pinocchio e i suoi compagni di favola. Un album universalmente generazionale, che ha costituito una svolta vera nel concept narrativo della musica cantautorale, capace di cambiare l'approccio e il modo di comporre; la favola di Collodi utile per la trasposizione dei suoi elementi e dei valori intrinseci per narrare e svelare la società della fine degli anni '70, e riscoprire oggi che quell'idea, quel racconto musicale è ancora attuale. Disponibile in due versioni (bookset 40 pagine + 2 CD, e LP originale rimasterizzato 24-bit / 192kHz dai nastri originali + CD + libretto) il cofanetto comprende, nel primo disco, le otto canzoni immortali ("È stata tua la colpa"; "Mangiafuoco"; "La Fata"; "In prigione, in prigione"; "Dotti medici e sapienti"; "Tu grillo parlante"; "Il gatto e la volpe"; "Quando sarai grande") e, nel secondo, dal titolo "Canzoni senza fili", quattordici tracce (tra queste, le versioni francesi de "La Fata", "Il gatto e la volpe"; le versioni in studio de "Il paese dei balocchi", "Il mio nome è Lucignolo", "La Fata", "Al diavolo il grillo parlante", "Dotti medici e sapienti"; le versioni live di "Dotti medici e sapienti", "Mangiafuoco", "In prigione, in prigione", "È stata tua la colpa", "La fata", "Tu grillo parlante", "Il gatto e la volpe", "Quando sarai grande"). “’Burattino senza fili’ appartiene di diritto al gotha degli album italiani più importanti e significativi di sempre. E’ un disco iconico che per l’anno in cui è stato pubblicato ha stabilito un nuovo parametro della scena musicale cantautorale nazionale. Questa edizione celebrativa dei suoi 40 anni è stata resa possibile grazie alla preziosa collaborazione di Giorgio Bennato che ha fornito il materiale musicale extra e live che arricchisce questa versione deluxe” ha to Paolo Maiorino, responsabile del Catalogo e dei Progetti Speciali di Sony. Quando uscì, quarant'anni fa (era il 1977), "Burattino senza fili" balzò in cima alle classifiche e venne intonato da milioni di ragazzi, suonato in riva al mare, onorato con live affollatissimi: è stato con ogni probabilità il passo più importante di Bennato verso una celebrità che non gli è costata nessuna rinuncia artistica evidente. L’album è nato in una situazione movimentata, contraddittoria e, per tanti versi, irripetibile. Bennato aveva alle spalle altri quattro album, via via sempre più liberi, anarchici, esplosivi: trasportarono il linguaggio del folk, del blues, del rock’n’roll, in una terra assolutamente contemporanea, per parlare di libertà, della malvagità dei potenti e di molto altro. Burattino senza fili è un concept, come all’epoca si diceva degli LP rock che raccontano una storia, dall’inizio alla fine, quasi fossero un romanzo fatto di canzoni. E dietro questo album c’è il romanzo di Collodi, una risorsa vastissima per l’ironia affilata e dolente del musicista napoletano. La raffigurazione dei protagonisti dell’album si unisce ad un grafica ricca, un vero e proprio libretto con tutti i protagonisti immortalati: giudice, gendarmi, la Fata, Mangiafuoco, musicisti, dotti, medici e sapienti. In tutto questo, la musica non è un fattore secondario: continua a incarnare la follia, l’estro, l’imprevedibilità di un artista che ha sempre fatto delle sue energie, del suo rimanere fuori dalle linee guida di qualsiasi movimento, un punto di forza. E la favola di Pinocchio continua a essere illuminante. I pezzi di “Burattino senza fili”, con la loro tenacia fuori dal coro, non smetteranno mai di essere una pietra miliare per la cultura rock in Italia
Articolo del
22/03/2018 -
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