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Editoriale
Multe pesanti per chi fa bagarinaggio on line
di
Fabrizio Biffi
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E’ successo a tutti gli ingenui appassionati di musica: esce la data che aspetti da anni e ti metti al pc o in posizione di attesa al telefono per acquistare il biglietto e dopo qualche minuto c’è subito il “tutto esaurito”. Provi altre strade e scopri su qualche sito parallelo il biglietto c’è ma costa già cinque o sei volte tanto.
Sono molti i casi clamorosi di bagarinaggio on line registrati in questi anni di rivoluzione dei biglietti digitali. A fare scalpore le date milanesi di luglio 2016 di Bruce Springsteen (40.000 biglietti esauriti nel giro di un minuto) e quella dei Coldplay e dei Foo Fighters. Già era dovuta intervenire lo scorso anno l’Antitrust con un provvedimento severe contro Seatwave, Viagogo, Ticketbis, Mywayticket e Ticketone SpA. La multa complessiva è stata di 1,7 milioni di euro per non aver predisposto le necessarie misure antibagarinaggio.
Adesso è arrivato un Decreto del Ministero delle Finanze datato 12 Marzo 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale che ha ad oggetto l'adozione delle "specificazioni e regole tecniche attuative in materia di secondary ticketing". Si tratta di un decreto composto da cinque articoli che abbraccia tutti gli aspetti del fenomeno e, soprattutto, dà all'AGCOM maggiori poteri in caso di fenomeni illegali. Nell'articolo 3 si esplicita che i rivenditori di tagliandi per eventi devono mettere sul campo tutti gli strumenti volti a distinguere le persone fisiche dagli strumenti automatizzati (bot), in quanto questi ultimi scoraggerebbero le vendite da parte delle persone fisiche battendole sul tempo e mandando o in tilt l'intero sistema o, come si è verificato più volte, acquistando in pochi secondi intere file o settori di biglietti - impedendo così agli utenti "umani" di poterli acquistare a prezzo di listino, bensì piazzandoli su mercati secondari a costi maggiorati, spesso anche raddoppiati rispetto agli originali.
Tali sistemi possono includere sistemi di captcha o altro, ma dovranno essere approvati dall'Agenzia delle Entrate, a cui i rivenditori dovranno richiedere un "riconoscimento d'idoneità" per quanto riguarda i sistemi messi in atto per effettuare tale verifica.
L’Italia punta cosi a neutralizzare i software usati per acquistare in serie sul web i biglietti di concerti ed eventi. Si punta a colpire le organizzazioni che si avvalgono dei programmi che comprano i ticket sul mercato primario per rivenderli su quello secondario. Per loro previste multe severe: da 5.000 a 180.000 euro. I contenuti incriminati saranno rimossi dalla rete, e nei casi più gravi i siti di secondary ticketing potranno essere oscurati
Articolo del
25/05/2018 -
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