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La band bolognese torna all’Ariston Cantanti solisti, duo inediti o ricomposti, giovani esordienti, ma anche band. A Sanremo 2021 (che si svolgerà dal 2 al 6 marzo) ci saranno gli Extraliscio, La Rappresentante di Lista, i Måneskin e Lo Stato Sociale, gruppo bolognese reduce dal successo della partecipazione nel 2018 con la canzone Una vita in vacanza, arrivata al secondo posto, rivelandosi un vero successo radiofonico, e delle relative esibizioni goliardiche e scatenate, arricchite dalla “vecchia che balla”, l’ultraottantenne Paddy Jones, e dal suo compagno Nico Espinosa.
A tre anni dal loro debutto all’Ariston, Lo Stato Sociale ci riprova con il brano Combat pop. Il testo è ironico e critico allo stesso tempo, pieno di citazioni dei generi musicali più importanti (rock’n’roll, cantautorato, punk) ormai appartenenti al passato e di giochi di parole. La band vuole far divertire facendoci riflettere su ciò che è necessario oggi per avere successo in ambito musicale, sui compromessi che gli artisti accettano o le norme del sistema che scelgono di rifiutare e sulla condizione dell’arte in generale, trasformatasi oramai in merce (Ma che senso ha/Vestirsi da rockstar/Fare canzoni pop/Per vendere pubblicità?). Il gruppo ha dichiarato a TV Sorrisi e Canzoni che si tratta di una critica alla società e alle contraddizioni che caratterizzano il contesto sanremese, tant’è che persino Amadeus viene citato nel testo.
Nella serata del giovedì, quest’anno dedicata alle cover delle canzoni d’autore, la band porterà Non è per sempre, brano degli Afterhours in un’esibizione insieme all’attore Sergio Rubini e ai lavoratori dello spettacolo. In effetti, la band è sempre stata legata ai tecnici che lavorano dietro le quinte, tanto da farsi sostituire dalla loro crew, durante un brano, nella prima data al Palazzetto di Bologna nel 2015. Ho avuto il grande piacere di porre una domanda a Lo Stato Sociale durante un incontro virtuale organizzato il 19 febbraio dalla mia ex università, l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, per presentare il loro nuovo progetto: 5 EP, uno per ogni componente della band, in un’iniziativa originale che permette a tutti i membri di esprimersi individualmente senza abbandonare il gruppo. Mi sono soffermata su quello che il titolo di questa mia rubrica (#SanremoDestinazioneIndie) afferma, capendo cosa la band pensi della partecipazione di molti artisti indie a Sanremo e della nettezza dei confini tra musica mainstream e underground.
Alberto Cazzola, detto Albi , afferma che non ha mai avuto senso parlare di questi confini che, tuttavia, sono presenti nella testa del pubblico del Festival. Da parte loro, i componenti de Lo Stato Sociale cercheranno di farlo capire, portando un messaggio diverso, generalmente non veicolato a Sanremo, in una canzone orgogliosamente pop. Lo Stato Sociale è sulla scena musicale italiana da più di 10 anni, è stato formato nel 2009 da Alberto Cazzola (Albi), Lodovico Guenzi (Lodo) e Alberto Guidetti (Bebo) quando erano dj dell’emittente radiofonica comunitaria Radio Città Fujiko, a cui si sono aggiunti, nel 2011, Enrico Roberto (Carota) e Francesco Draicchio (Checco) . Esordiscono nel 2010 con l’EP autoprodotto Welfare pop, a cui segue, nel 2011 l’EP Amore ai tempi dell’Ikea per la Garrincha Dischi.
Il primo album, Turisti della democrazia, viene pubblicato nel 2012 e rieditato in formato doppio CD l’anno successivo e permette alla band di farsi conoscere dapprima con un lungo tour che arriva anche in Europa e, in seguito, con il tour Tronisti della democrazia, organizzato in forma di teatro-canzone, nel quale i componenti mettono alla prova le loro doti recitative e di tenuta del palco, alternando canzoni, monologhi e gag. Nel 2014 esce il secondo album L’Italia peggiore con una doppia copertina illustrata e nel 2017 il disco Amore, lavoro e altri miti da sfatare. Dopo la partecipazione al Festival di Sanremo, nel 2018, viene pubblicata la raccolta Primati e, per annunciare la loro seconda volta sul palco dell’Ariston, a partire dal 28 gennaio 2021, ogni settimana viene pubblicato un EP, uno per ogni membro della band, intitolato con i loro soprannomi, nell’ordine Bebo, Checco, Carota, Lodo e Albi.
La band ha accumulato una serie di collaborazioni con artisti anche molto diversi tra loro. Alla riedizione di Turisti della democrazia hanno partecipato, tra gli altri, i 99 Posse, i Gazebo Penguins, i Supermen Lovers. Il disco L’Italia peggiore ha visto la collaborazione di Piotta e di Marco Collini del gruppo new wave Offlaga Disco Pax. Il singolo Facile, presente nella raccolta Primati del 2018, è stato cantato con Luca Carboni e, nell’estate del 2019, il singolo DJ di m**** è stato realizzato con Myss Keta e Arisa. Questi nomi riflettono la versatilità della band e la loro produzione a cavallo tra musica pop e musica alternativa. Tra i maggiori riconoscimenti del gruppo, ci sono il Premio Buscaglione dedicato agli emergenti, ricevuto nel 2012, la Targa Giovani Mei (Meeting delle etichette indipendenti) e il Premio SIAE "Miglior Giovane Talento dell'Anno" per il disco Turisti della Democrazia.
Lo Stato Sociale ha anche pubblicato due libri: Il movimento è fermo nel 2016 e Sesso, droga e lavorare per Il Saggiatore nel 2019, nel quale la band fornisce il ritratto di una generazione illusa e delusa e una graphic novel, Andrea, insieme a Luca Genovese, nel 2018. Ha curato la colonna sonora del film Gli asteroidi di Germano Maccioni (2017) e diretto, insieme a Paolo Santamaria, il documentario La piazza della mia città - Bologna e Lo Stato Sociale nel 2020. Lo spirito goliardico e ironico della band, oltre che gli esordi come dj, l’ha portata a condurre, a partire dal 2019, la trasmissione Lo Stato Sociale Show su Radio 2. Tutti i componenti della band sono riconoscibili e il leader, Lodo Guenzi, è capace di diventare un vero mattatore, come dimostrato nella dodicesima edizione del talent X Factor, alla quale ha preso parte come giudice e nella rubrica I fatti di Lodo che tiene nel programma Radio 2 Social Club a partire dal 2020.
La curiosità è alta per una band che sicuramente, attraverso le esibizioni che porterà sul palco del Festival, ci sorprenderà strappandoci qualche sorriso. Terminiamo la presentazione delle Nuove proposte in gara. Greta Zuccoli è una cantautrice napoletana di 23 anni. Corista dell’ultimo tour di Diodato, vincitore della scorsa edizione del Festival, fonda la sua prima band Greta & The Wheels a 18 anni e duetta con Damien Rice in un concerto all’Olympia di Parigi nel 2017, prendendo parte al suo Wood Water Wind Tour nel 2018. Greta ha avuto un’esperienza come attrice, cantando la colonna sonora Un’altra vita o ieri nel film Il ladro di giorni (2019). Non ha ancora pubblicato un EP completo, ma i singoli Golden Cracks e Ogni cosa sa di te, brano prodotto dallo stesso Diodato e da Tommaso Colliva, con cui calcherà il palco del teatro Ariston.
La canzone ha un testo introspettivo, un linguaggio poetico, un arrangiamento piuttosto classico, un’estetica raffinata e rarefatta. Wrongonyou, pseudonimo di Marco Zitelli, è un cantante romano nato nel 1990. I suoi esordi sono però americani, infatti è stato chitarrista di una band attiva in Georgia e la sua prima demo, Hand, è stata registrata all’università di Oxford, grazie a un professore della stessa che lo aveva notato sulla piattaforma SoundCloud. Il suo primo EP, The Mountain Man (2016), viene pubblicato da un’etichetta discografica italiana, la Carosello Records, ma è formato da brani in inglese, come il suo primo album, Rebirth, (2018), ai quali segue il disco in italiano Milano parla piano (2019) e Sono io la cui uscita è prevista per il 12 marzo. Wrongonyou ha esperienza nella dimensione live, avendo organizzato una tournée internazionale nel 2018, partecipato a diversi festival e aver aperto alcuni concerti di Mika.
Non solo cantante, Marco Zitelli ha recitato nel film Il premio (2017), tra le ultime fatiche del maestro Gigi Proietti, per il quale ha composto la colonna sonora, premiata come Miglior canzone originale ai Nastri d’argento del 2018. A Sanremo canterà Lezioni di volo, un brano personale che racconta con semplicità i momenti di condivisione importanti in una relazione. Prima di salutarvi, faccio un mea culpa, correggendo una svista del precedente articolo. A partecipare nella categoria Campioni di quest’anno del Festival, non è il vincitore della categoria Nuove Proposte dell’anno scorso (Leo Gassman) bensì Fasma, classificatosi terzo.
Vi do appuntamento a mercoledì, quando, con il mio collega Giuseppe Provenzano, ci occuperemo delle pagelle sanremesi della prima serata.
A presto.
Articolo del
01/03/2021 -
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