“INOAH” DI BRUNO BELTRÃO IN SCENA AL ROMAEUROPA FESTIVAL 2019
La 34esima edizione del RomaEuropa Festival che è iniziata il 17 settembre e si concluderà il 24 novembre, presenta anche quest’anno un ricco e ampio ventaglio di proposte culturali in cui l’Arte in tutte le sue sfaccetture dalla musica al teatro, dalla danza al nuovo circo, dalle arti visive alle nuove tecnologie, viene proposta in molte location della capitale sia nei teatri storici sia in luoghi urbani ripensati ad hoc per questo versatile evento. A tale proposito il 25 e 26 settembre è andato in scena nella sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica lo spettacolo Inoah (“erba alta”, in lingua tupi) questo titolo curioso deriva dal nome di un quartiere di Marica, vicino a Niterói a 40 minuti da Rio, dove il coreografo Bruno Beltrão, classe 1980, è nato e cresciuto e dove si è appassionato alla danza sin dall’età di 10 anni. Nei cinquanta minuti di spettacolo il direttore artistico Beltrão coordina i dieci interpreti, tutti uomini, della sua compagnia Grupo de Rua: Bruno Duarte, Guilherme Nobre, Douglas Santos, Eduardo Hermanson, Joao Chataignier, Leandro Gomes, Leonardo Laureano, Alci Junior ‘Kpue’, Ronielson Araujo ‘Kapu’, Sid Yon.
Durante la performance i ballerini – per tutti abbigliamento minimal e Vans Old Skool nere – grazie ad un fisico statuario, un talento fuori dal comune e una tecnica impeccabile danzano, saltano, fluttuano nel palcoscenico attraverso salti in orizzontale, pose stabili su una spalla o addirittura sulla testa, e ancora si cimentano in capriole, giri, prese, intervallando lo show con passi a due e coreografie di gruppo. È una danza colma di colore, sudore ed emozioni ma anche sospensioni improvvise, respiri profondi e passi codificati.
Ad attirare l’attenzione dell’osservatore in sala anche una striscia di schermi posta molto in alto rispetto al palco in cui, quasi come fossero delle finestre sul mondo, venivano proiettate immagini riguardanti la natura, il cielo, la montagna e foglie che cadono. Nel complesso lo spettacolo Inoah, le cui musiche sono state curate da Felipe Storino, risulta energico, magnetico ma anche emotivo e riflessivo; a volte lo spettatore si interroga quanto questa pratica coreografica – profondamente legata alle radici urbane che spazia dall’ hip hop alla street dance, dalla tecnica contemporanea al floor work – sia affascinante e spettacolare ma allo stesso difficile da eseguire perché oltre alla forza fisica è necessaria tantissima tecnica e padronanza del proprio corpo.
Ogni anno il Romaeuropa Festival si impegna nel dare più di una risposta a chi cerca in una performace qualcosa di nuovo, contemporaneo, spiazzante forse ma più di tutti un “altrove artistico” che permetta dunque al fruitore di connettere i suoi pensieri ed emozioni con l’artista sul palcoscenico e viceversa.
Fonte foto: https://romaeuropa.net/festival-2019/inoah/
Articolo del
29/09/2019 -
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