Una mostra fotografica celebra fino al 27 febbraio il sodalizio artistico e personale tra la rockstar e il fotografo giapponese.
Un'intesa artistica lunga oltre quarant'anni quella fra David Bowie e Masayoshi Sukita. Ripercorre il rapporto di collaborazione, fra la leggenda britannica del pop-rock e uno dei maestri giapponesi della fotografia, la mostra a cura di Ono arte contemporanea, allestita negli spazi di Palazzo Fruscione.
Sono esposte più di 100 fotografie, alcune delle quali inedite in Italia, scattate da Sukita, forse il fotografo più importante con cui il Duca Bianco abbia lavorato, famoso per avere immortalato anche molti altri artisti fra i quali Iggy Pop, Joe Strummer, Yellow Magic Orchestra di Ryuichi Sakamoto, B52, Devo, Pil e frequentato il mondo del cinema. Nel 1972 Sukita incontra a Londra per la prima volta Bowie durante un suo concerto, dopo essere stato attratto dal manifesto che lo promuoveva; in quel momento si rende conto che Bowie, diverso da tutte le altre rock star, possedeva qualcosa di speciale che doveva assolutamente catturare con la sua macchina fotografica.
A partire dal primo shooting fotografico, accordato a Sukita, si instaura il sodalizio fra i due artisti e la loro relazione, professionale e umana, durerà fino alla morte di Bowie. Sukita è autore degli scatti dei costumi di scena di Ziggy Stardust, della foto di copertina, divenuta un'icona, dell’album Heroes, e ritrae Bowie ogni volta che si trovava in Giappone o lo stesso fotografo era negli Stati Uniti. Le immagini forse più intense, però, sono quelle realizzate a Kyoto nel 1980, in giornate di vacanza; quegli scatti più intimi, divenuti famosi, mostrano l'artista britannico nel suo lato più personale. L'esposizione, organizzata dall'associazione culturale Tempi Moderni, prosegue fino al 27 febbraio.
La mostra "Stardust. Bowie by Sukita" è divisa in otto sezioni, ciascuna delle quali è introdotta da un pannello esplicativo in cui il fotografo giapponese si rivolge direttamente al pubblico
Articolo del
03/02/2020 -
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