La nostra intervista a Bruce Soord, frontman dei The Pineapple Thief in occasione della recente uscita del nuovo album "It Leads To This" e dell'imminente tour europeo che li vedrà all'Alcatraz di Milano il 7 marzo 2024.
Segue testo in italiano.
1. I've read that you drew inspiration for 'It Leads to This' from historical events and literary works, including the great 'Stoner' by John Edward Williams. In general, what are the stories or literary works that influence your art and writing?
I think in general, the stories mixed with reality is what informs my songwriting the most. And it always has to be ‘relatable’. I’m currently reading ‘Memoirs of Hadrian’ by Marguerite Yourcenar. You may wonder what memoirs of a Roman emperor have got to do with anything, but essentially it’s about reflections on life framed around his impending death. Death, the greatest taboo. Personally, I think reflecting on our own mortality is a very positive thing!
2. The Pineapple Thief has been known for its diverse sound. How would you describe the musical evolution on this album?
It feels more like a ‘band’ than ever. It’s a wonderful feeling when you come up with an idea and between the 4 of us that idea is nurtured and grown into something I would never have dreamed of. Well I say 4 of us, Beren Matthews (our touring guitarist) also added a lot of great guitar work on the album.
3. Assuming there is one, is there a song from the new album to which you feel most attached? If so, why?
Musically, I think ‘Rubicon’ because I wrote this with Gavin Harrison (our drummer) when I visited him for a week. For the first time in the history of The Pineapple Thief I found myself writing in the same room with someone else. I know radical right?? The modern world of computers and instant communication has made in person contact a rare commodity sometimes. I was actually quite anxious in the runup to these ‘in person’ sessions with Gavin - what if we came up with nothing? Luckily, it worked and Rubicon is a great example. Lyrically, the song I connect with the most is ‘To Forget’. I talk about singing about relatable things, things people can connect with. Well, loss is something none of us can escape.
4. What challenges did you face during the production of 'It Leads to This' and how did you overcome them?
There’s always some push and pull in the process, especially when it’s opened up to the entire band. We get on well, but we all have our own ideas and it’s very easy to let that spill over into conflict. Luckily, we get on very well and can be frank with one another without causing any rifts. That’s not to say it didn’t get intense at times. We are all so passionately attached to this record, so emotions can run high.
5. Given the current state of the music industry, how do you see 'It Leads to This' fitting into the wider musical landscape and what do you hope listeners will take away from the album?
I don’t really think about the ‘industry’ anymore. We no longer live in a world where the big players, the major labels and MTV for example, are shaping what the world listens to. We didn’t set out to write a record that would fit any particular market, we just wanted to push ourselves and produce the best songs we possibly could. I really hope people get to the end of this record and just want to play it over again.
6. (A “philosophical” question): You stated that ‘It Leads To This’ continues your desire to observe and try to make sense of life and the world around you. What is the meaning you have found so far?
As I have grown older, I have become more stoical. I know longer crave ‘meaning’ as much as I do ‘happiness’. And of course, happiness is born from being a better person, a better father, a better husband. A lot of that comes from reflections on life and that is where the new album’s inspiration lies. Facing up to things like ‘loss’ and ‘regret’ can be very positive. I hope people come away from listening to this record with a positive message.
7. Can you share any memorable moments during the recording of this album and how did they influence the final product?
The first song we wrote was ‘Put It Right’ which was in the depths of the pandemic and lock down. Luckily I have a studio in my garden so I was able to work. But I remember being struck by the stillness. The rumble of my hometown was silenced. The vapour trails in the sky were gone. You can’t help but take that into songwriting, the fragility of the world and humankind. And later when the pandemic had passed, I remember driving to Gavin’s for the songwriting sessions, petrified that it would be a disaster.
8. A question that perhaps many will ask you, what contemporary artists do you like?
I admire Beck as an artist, especially how he has remained relevant for so many years.
9. (Gossip Time): Are there any plans for the future?
Ah yes! We are currently on tour so the band has had plenty of time to hatch our plans for the coming years. We are certainly not done yet!
10. I know you're on tour at the moment, as I'm writing these questions I just saw a post from you from Paris. How is it going?
Yes it’s going amazingly well. Paris was a wonderful moment, there was so much energy from the crowd it was almost overwhelming. And again last night in Amsterdam. Thousands of people connecting with our music, it’s an incredible privilege.
Versione italiana Ho letto che per 'It Leads to This' hai tratto ispirazione da eventi storici e opere letterarie, tra cui il grande 'Stoner' di John Edward Williams. In generale, quali sono le storie o opere letterarie che influenzano la tua arte e la tua scrittura? In generale credo che le storie mescolate alla realtà siano ciò che più influenza il mio modo di scrivere canzoni. E deve sempre essere "relazionabile". Attualmente sto leggendo "Memorie di Adriano" di Marguerite Yourcenar. Vi chiederete che cosa c'entrino le memorie di un imperatore romano, ma essenzialmente si tratta di riflessioni sulla vita, incentrate sulla sua morte imminente. La morte, il più grande tabù. Personalmente credo che riflettere sulla nostra mortalità sia una cosa molto positiva! I Pineapple Thief sono noti per il loro suono diversificato. Come descriveresti la vostra evoluzione musicale in questo album? Ci sentiamo più che mai una "band". È una sensazione meravigliosa quando a qualcuno viene in mente un'idea e quell’idea viene coltivata da noi quattro e fatta diventare qualcosa che non avrei mai sognato. Ho detto noi quattro, ma anche Beren Matthews (il chitarrista che ci accompagna in tour) ha apportato un contributo significativo alle parti di chitarra dell'album. Ammesso che ci sia, esiste una canzone del nuovo album a cui ti senti più legato? Se sì, perché? Musicalmente, penso a 'Rubicon' perché l'ho scritta con Gavin Harrison (il nostro batterista) quando sono stato da lui per una settimana. Per la prima volta nella storia dei Pineapple Thief mi sono trovato a scrivere nella stessa stanza con qualcun altro. Lo so, drastico, vero? Il mondo moderno dei computer e della comunicazione istantanea ha reso il contatto dal vivo una rarità. Ero abbastanza ansioso prima di queste sessioni dal vivo con Gavin - e se non ci venisse in mente niente? Per fortuna ha funzionato e 'Rubicon' ne è un ottimo esempio. Sotto il profilo testuale, la canzone a cui sono più legato è ‘To Forget’. Come accennavo, desidero esplorare temi con cui ci si possa mettere in relazione, argomenti con cui le persone possano identificarsi. La perdita, infatti, è un'esperienza inevitabile che nessuno di noi può eludere. Quali sfide avete affrontato durante la produzione di 'It Leads to This' e come le avete superate? C'è sempre un po' di tensione nel processo, specialmente quando coinvolge tutta la band. Ci capiamo bene, ma ognuno di noi ha le proprie idee ed è molto facile farle trasbordare in conflitti. Fortunatamente, la nostra comprensione reciproca e la capacità di essere aperti l'uno con l'altro ci permettono di affrontare le divergenze senza creare divisioni. Ciò non toglie che a volte la situazione diventi intensa. La passione con cui siamo tutti legati a questo album amplifica le emozioni. Considerato lo stato attuale dell'industria musicale, come vedete "It Leads to This" inserirsi nel più ampio panorama musicale e cosa sperate che gli ascoltatori traggano dall'album? Non penso più all'‘industria’ in realtà. Non viviamo più in un mondo in cui i grandi attori, le major e MTV, ad esempio, plasmano ciò che il mondo ascolta. Non abbiamo cercato di scrivere un disco che si adatti a un mercato specifico, volevamo solo spingerci e produrre le migliori canzoni possibili. Spero davvero che le persone arrivino alla fine di questo disco e abbiano solo voglia di ascoltarlo di nuovo. (Una domanda "filosofica"): Hai dichiarato che in 'It Leads To This' continua il tuo desiderio di osservare e cercare di dare un senso alla vita e al mondo intorno a te. Qual è il significato che hai trovato finora? Invecchiando, sono diventato più stoico. So di desiderare il "significato" tanto quanto la "felicità". E naturalmente la felicità nasce dall'essere una persona migliore, un padre migliore, un marito migliore. Molto di questo deriva dalle riflessioni sulla vita e in questo risiede l'ispirazione del nuovo album. Affrontare tematiche come "la perdita" e "il rimpianto" può essere molto positivo. Spero che chi ascolta questo disco possa trarre un messaggio di positività. Potresti raccontarci qualche momento memorabile vissuto durante la registrazione di questo album e che influenza hanno avuto sul risultato finale? La prima canzone che abbiamo scritto è stata "Put It Right", nel pieno della pandemia e dell'isolamento. Per fortuna avevo uno studio in giardino e quindi potevo lavorare. Ma ricordo di essere stato colpito dall'immobilità. Nella mia città, a posto del caos c’era il silenzio. Le scie di vapore nel cielo erano scomparse. Non si può fare a meno di portare questo nella scrittura delle canzoni: la fragilità del mondo e dell'umanità. Più in là, quando la pandemia è finita, ricordo di aver guidato fino a casa di Gavin per le sessioni di composizione con la paura che sarebbe stato un disastro. Una domanda che forse in molti ti faranno, quali artisti contemporanei ti piacciono? Ammiro Beck come artista, specialmente per il fatto che è rimasto un artista di rilievo per così tanti anni. (Momento gossip): Ci sono programmi per il futuro? Ah, sì! Al momento siamo in tour, quindi la band sta avendo tanto tempo per elaborare piani per gli anni a venire. Di sicuro non abbiamo ancora finito! So che sei attualmente in tour, mentre scrivo queste domande ho appena visualizzato un vostro post da Parigi. Come sta andando? Sì, sta andando incredibilmente bene. Il concerto a Parigi è stato un momento meraviglioso, c'era tanta energia dal pubblico ed era quasi travolgente. Anche ieri sera ad Amsterdam. Migliaia di persone che si connettono con la nostra musica, è un privilegio incredibile.
Articolo del
29/02/2024 -
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