|
La serata inizia tardi al Mads, è quasi mezzanotte quando i Sikitikis salgono sul palco e imbracciano gli strumenti.
La sala è piena e Diablo saluta il pubblico in sala, mentre Jimi, il bassista, indossa gli occhialini 3d. Lo show comincia incendiario e potente sulle note di Tu sei muta, io sono sordo, uno dei due singoli estratti dal loro ultimo disco Dischi fuori moda uscito il 9 aprile per l’etichetta Infecta Suoni e Affini. Subito l’atmosfera si scalda e le atmosfere surf, che hanno caratterizzato il gruppo fin dai loro esordi, inondano la sala come un mare in tumulto. Loro procedono sfrontati con la dolce e sexy Voglio dormire con te, seguita dal grido “Extracomunitari salvateci dagli Italiani!!” che annuncia l’arrivo dell’omonimo pezzo, un sincopato rap che omaggia i Beastie Boys. C’è coinvolgimento in sala dove già ballano tutti e la temperatura sale. Diablo si toglie la maglietta e lo tsunami sonoro che dal surf è passato al rock ‘n roll e all’hip hop, si avvicina inesorabile a suoni elettronici un po’ troppo alla Subsonica quando parliamo di Amore sul Mac che si trascina in code inesorabili che arrivano a citare Celebration di Madonna. L’aria di Casasonica questi quattro cagliaritani, forse l’hanno respirata un po’ troppo, soprattutto per quanto riguarda il cantato effettato che quasi si confonde con quello di Samuel e lo stile della batteria, che in alcuni tratti ricorda troppo pezzi alla Liberi tutti e similari. Ma il momento di schizofrenia dura poco. I Sikitikis ritornano in loro nelle cover di Cuore matto e L’importante è finire, che la voce calda di Diablo esegue in modo sorprendente mentre la batteria in levare del brano di Little Tony si perde un po’ il tempo (quando si dice il bello della diretta!). Boutade politiche un po’ generiche precedono Uccidere compagni di scuola e Wilson, che risultano tra i pezzi più coinvolgenti della serata, in cui viene passato in rassegna tutto il repertorio del nuovo album. E’ nel finale che i quattro incendiari cagliaritani ripescano perle dai vecchi album prodotti da Casasonica, “B” e l’esordio discografico “Fuga nel Deserto di Tiki”, chiudendo la loro performance con Non avrei mai, il pezzo che ha reso noto il gruppo e forse uno dei più belli in assoluto della loro discografia.
Salutano i presenti. Sono sudati e provati da questo concerto che li ha visti impegnarsi parecchio, perché questi Sikitikis sul palco ci sanno davvero fare, sia come showmen, che come musicisti. Hanno trasmesso passione e dato lezioni stile passando in rassegna tutte le loro influenze musicali che ondeggiano dal surf, al punk, al rockabilly, all’elettronica, all’hip hop, fino ad arrivare al grind che emergeva da cantati growl che ogni tanto chiudevano i pezzi più punk. Passionali e irreverenti, questi sono i punk all’italiana!
Articolo del
21/04/2010 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|