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Un concerto poderoso fatto di suoni roboanti e di melodie struggenti, come non accade ormai quasi più. Il ritorno a Roma degli Asia, il supergruppo formatosi nel 1981 alla fine della stagione epica del Rock Progressivo inglese, ha riempito in ogni ordine di posto la Sala Petrassi dell’Auditorium.
C’era una grande attesa, mista ad un forte affetto, prima dell’inizio del concerto. Quei nomi, quei gruppi hanno voluto dire molto per quanti sono convenuti qui questa sera facendo passare in secondo piano qualsiasi altra scelta. Eccoli, sono loro, puntuali sul palco, la crema dei musicisti inglesi, in grande forma, malgrado gli anni. Al centro si sistema John Wetton, al basso e alla voce, ex King Crimson, alla sua destra Steve Howe, alla chitarra, ex Yes, alla sua sinistra Geoff Downes alle tastiere, ex The Buggles, ex Yes, e infine - dietro a tutti - Carl Palmer alla batteria ex Emerson, Lake & Palmer. Sono loro, sono tornati, dopo tanti avvicendamenti, segmenti, ripensamenti, side projects e fratture, eccoli , di fronte a noi, i quattro componenti originari degli Asia, tornati insieme nel 2006 e che hanno recentemente pubblicato Omega, un nuovo album, il secondo dopo la reunion, il disco che presentano questa sera dal vivo.
Ma non c’è spazio per i convenevoli, è subito musica con I Believe dal nuovo album, una bomba ad alto potenziale, dalle sonorità nitide e compatte, che è poi il biglietto da visita della serata. Segue la bellissima Only Time Will Tell, un vecchio successo, e poi ancoira una brano nuovo Holy War contro tutte le guerre. Grande lavoro della sezione ritmica, con John Wetton e Carl Palmer in evidenza, su Never Again, mentre più lancinanti e struggenti si rivelano le note di Through My Veins da Omega. Ad un certo punto restano soli in scena John Wetton, che abbandona il suo basso, e Geoff Downes, che si mette al pianoforte. Ha inizio una bellissima versione di Don’t Cry, una love song molto bella, tratta da Alpha, il secondo album degli Asia. La voce di Wetton è fra quanto di meglio si possa ascoltare ancora oggi in concerto, nitida, potente e melodica, le armonie disegnate da Downes poi, hanno un qualcosa di magico e toccante. Si prosegue con un assolo di chitarra di Steve Howe, bravissimo nel mescolare temi classicheggianti con il blues ed ecco che arriva The Smile Has Left Your Eyes, una super ballad straordinaria, lunghissima, melodica e sognante, da farti perdere la testa! Si prosegue senza un attimo di pausa con Open Your Eyes e con una magnifica versione di Wildest Dreams, altro grande successo del passato. Si torna di nuovo all’immediato presente con una fulminante Finger On The Trigger, brano inserito su Omega, ma che non è del tutto nuovo, perchè Wetton lo aveva già suonato con il suo side project degli Icon. Le sonorità pulite ed incantevoli di An Extraordinary Life ci fanno volare in alto, non è un supergruppo, è una vera e propria orchestra, l’orchestra dei nostri sogni, che suona per noi! Ancora emozioni, questa volta con l’assolo di Carl Palmer inserito all’interno di The Heat Goes On, poi End Of The World, secondo lo stesso Palmer il brano migliore di Omega. Seguono in rapida successione Here Comes The Feeling e Sole Survivor, altri vecchi successi, che portano il concerto verso la sua conclusione.
Ma il pubblico non è d’accordo, vuole gli Asia di nuovo sul palco, e subito! Loro non si fanno certo pregare, “Grazie mille!” in un italiano stentato, e via con Go simpaticamente dedicata al vulcano islandese che ha creato tanti problemi sui cieli d’Europa. E in effetti quei suoni sono davvero paragonabili a delle eruzioni vulcaniche, inarrestabili e bollenti! Si chiude questa volta definitivamente con Heat Of The Moment, dal primo album, il brano che meglio rappresenta lo stile unico degli Asia, capaci di mescolare Rock Progressivo, Hard Rock e una manciata di A.O.R. con l’unico scopo di far cantare in coro un pubblico affezionato ed entusiasta.
SETLIST:
I Believe Only Time Will Tell Holy War Never Again Through My Veins Don’t Cry The Smile Has Left Your Eyes Open Your Eyes Wildest Dreams Finger On The Trigger Time Again An Extraordinary Life The Heat Goes On End Of The World Here Comes The Feeling Sole Survivor
ENCORE
Go Heat Of The Moment
Articolo del
27/04/2010 -
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