Rosario Giuliani Quartet Rosario Giuliani Quartet live @ Auditorium Parco della Musica, Teatro Studio - Roma, 26 aprile 2010 Roma  26/04/2010 di Giuseppe Celano

La All Star Band Quartet, capeggiata da Rosario Giuliani, approda a Roma nella sala Teatro Studio dell’Auditorium Parco della Musica. La saletta non si riempie completamente e pochi minuti dopo le ventuno i quattro musicisti sono già sul palco con un trittico d’apertura fulminante.

Si parte con Lennies Pennies, titletrack dell’album, seguita dalla ballata Love Letters, impreziosita da un ottimo solo di Dado Moroni che accenna ad un passaggio di Magic Moments, stupenda e dolce ballata molto equilibrata.
Chiude, questo terzetto d’avvio, 74 Miles Away From Home” (Zawinul), velocissimo brano introdotto dal mastodontico drummer Joe La Barbera, lanciato in un incipit al fulmicotone, fatto di controtempi e inafferrabili ritmi dispari. Gli altri entrano nel brano ad un suo cenno, dando fuoco alle polveri in un brano che non ha assolutamente bisogno di commenti.
Fraseggi articolati al sax lasciano spazio a Dado Moroni al piano, che appare in perfetta forma.
Il ritmo serrato e a volte delicato delle pelli è sostenuto da Darryl Hall, fantasioso contrabbassista dalla fine grana. Il colore e il timbro, uniti alla tecnica davvero impeccabile, sono il suo punto di forza di questa band.
Fluido e preciso questo poker d’assi non manca un colpo, una netta impressione d’affiatamento, raggiunto con un rodaggio assicurato dalla lunga turnè, raggiunge il pubblico.
La prima parte del tour ha visto Roberto Tarenzi al pianoforte, presente in sala stasera, invitato sul palco per un brano dalla ritmica indiavolata, Over Lines (Giuliani).
Il concerto continua per un’ora e mezza sotto uno scroscio continuo di applausi, si susseguono Picchi (Giuliani) e How Deep Is The Ocean (Irving Berlin).
Ogni singolo solo scatena qualcosa di irrefrenabile nei presenti completamente rapiti da scale policromatiche. Poi arriva un calypso, Goldfish”, che chiude la prima parte dello show.

L’encore, preteso dal pubblico, è una lentissima e intrigante ballata dai toni bluesy di Jimmy Rowles, The Peacocks che chiude elegantemente uno show entusiasmante.