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Sabato 22 maggio il Lian Club di Roma ha concluso la sua stagione live regalandoci una magica serata impreziosita dalla presenza di una stella di prima grandezza: Cristina Donà. Per l’occasione la cantante milanese ci ha voluto regalare un’anteprima prima del suo tour elettroacustico che farà tappa a Villa Ada il prossimo 22 giugno.
La line up era costituita da Cristina (voce e chitarra acustica), Francesco De Nigris alla chitarra elettrica e da Piero Monterisi alla batteria “situazionista” (come è stata ribattezzata dalla stessa Donà) che più che ad uno strumento assomigliava ad un’opera pop art composta da una cassa acustica e da una sedia capovolta che faceva le veci del rullante e dei piatti. Le premesse per riempirci di gioia c’erano tutte: la batteria situazionista, la personalità della Donà, così dolce ed autoironica allo stesso tempo da riuscire a ricreare nei suoi concerti una sorta di ritrovo di amici. L’atmosfera del Lian Club ha fatto il resto, donando un tocco di intimità in più ad una serata di grande musica e poesia.
Il concerto iniziava intorno alle 23.30 ed è stato un viaggio in cui Cristina Donà ha ripercorso tutta la sua carriera musicale iniziando con Piccola faccia, passando per un’esortazione a cogliere “l’ultima giornata di sole”, fino a Stelle buone, con dedica speciale al marito interista Davide Sapienza neo campione d’Europa tra il “rosicamento” della sponda giollorossa. La serata ha avuto il suo momento di maggiore intensità con l’esecuzione dei suoi brani più famosi cantati dall’artista a quattro mani con il pubblico: Goccia (che si chiudeva con un solo di tromba jazz mimato magistralmente dalla sua voce), la dolcissima Universo, Invisibile ed, infine, Nel mio giardino. Cristina sfodera tutta la sua classe e la sua esperienza da vero animale da palco. Nella dimensione live sembra trovarsi perfettamente a suo agio. L'interazione con il pubblico è talmente perfetta che sembra studiata a tavolino: ad un certo punto invita a salire sul palco un suo fan che, con una gran faccia tosta ad onor del vero, imbraccia la chitarra per un’improbabile esecuzione di Senza voltarsi di Marco Parente. Stona, stecca gli accordi, si interrompe, ricomincia di nuovo, da istruzioni addirittura alla povera Donà che, capita al volo la situazione, se la ride recitando, con tanto di vocina teatrale, la parte della scolaretta. Evidentemente, pensiamo noi, sarà un bel gesto volto a cercare l’unica cosa che ancora le manca: la santità.
Nonostante il gran caldo all’interno della sala, Cristina non si risparmia e, dopo un’ora e un quarto di concerto, in assenza di uno spazio dedicato al backstage, improvvisa il ritual dei bis facendo girare, per un attimo, le spalle al pubblico quasi come a voler mimare al contrario il momento dell’uscita e la riapparizione dell’artista sul palco. Acclamata a gran voce dai suoi fans esegue Settembre, Niente di particolare per concludere con una grintosa esecuzione di Triathlon. Un nido di emozioni!
SETLIST:
Piccola Faccia Mangia l’uomo L’aridità dell’aria Senza D L’ultima giornata di sole Stelle Buone Goccia Universo Nel mio giardino Invisibile Ho sempre me
BIS
Settembre Niente di particolare Triathlon
Articolo del
27/05/2010 -
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