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Si conclude all’Init la rassegna musicale “Soniche Avventure” che vede protagonisti i Bud Spencer Blues Explosion, ormai non più gruppo rivelazione del 2009 ma solida certezza del presente e prossimo futuro.
Le tre band che li precedono fanno spostare le lancette dell’esibizione oltre la mezzanotte, ma chi frequenta l’Init questo, ormai, lo sa. Sul palco Adriano Viterbini si presenta con una nuova Gibson Les Paul nera, “da paura” direbbero i romani, un passaggio, a mio avviso, dovuto e prevedibile verso quella che possiamo ritenere la chitarra blues per antonomasia. Il loro nuovo set prevede nuovi innesti del materiale che, con molta probabilità, andremo a ritrovare sul nuovo disco. L’apertura ormai collaudata di Voodoo Child (Slight Return) non lascia spazio a dubbi: anche stasera il duo è pronto a demolire il locale con una raffica di riff e cambi e vertiginosi ritmici. Adriano, più che suonare canzoni vere e proprie, immette spezzoni, delle stesse, in una lunga suite, usandoli come fossero munizioni di un M60 (Esci piano). Cesare, dal canto suo, è concentratissimo a seguire i continui stop and go della chitarra (Hey Girl, Hey Boy). In alcuni momenti la spinta dei colpi, sulle pelli, è così potente da costringere il drummer a riportare indietro la cassa ad ogni brano, risistemando cosi l’assetto della batteria. È un puro piacere, per occhi e orecchie, vedere un duo sorridere e divertirsi, anche nelle incertezze, mentre produce uno spostamento d’aria pari ad un esplosione all’idrogeno. I Bud sono una versione ridotta nel numero, ma altrettanto esplosiva nel sound, dell’Experience che incontra a metà strada gli Zeppelin. Ma al di là di grandi nomi, quello che vogliamo sottolineare, con fermezza, è l’identità personale della band, che non scimmiotta nessuno, non avendone il benché minimo bisogno. La scelta delle due cover cadono sul cavallo di battaglia dei Chemical Brothers e su Con te sto bene di Battisti, ri-vitaminizzata da innesti hard-rock e distorsioni prodotti dalla pedaliera.
Ad oggi i B.S.B.E sono il vanto sonico della penisola, che vi piaccia o no. Essere un riffmaker d’eccellenza, e un picchiatore di pelli, non bastano a formare un gruppo vero, ma è proprio in questo che i B.S.B.E. si differenziano da molti altri. Adriano e Cesare, infatti, ci mettono il cuore in ciò che fanno, sudano, si dimenano e scoppiano in violenti accessi di dolore. Sono blues, dentro e fuori, nessun inganno né trucchetti per modaioli, i B.S.B.E. sono una certezza sincera.
SETLIST:
Voodoo Child Esci piano Hamburger In Love Più del minimo Frigido Fanno meglio Violette Giocattoli Blues di merda Hey Boy Hey Girl Insieme a te sto bene Crossroads Blues Mi sento come se
Articolo del
03/06/2010 -
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