|
Continua ad essere un giugno atipico, ventilato e fresco, in quel di Roma, che ci permette di vedere ancora qualche concerto al chiuso. La serata del Circolo degli Artisti si apre con Matteo Toni cantante, chitarrista e autore che ha collaborato e suonato, con la sua ex band, con artisti del calibro di Caparezza, Après la Classe, Marlene Kuntz, Meganoidi. Toni ha composto le sue canzoni viaggiando per il mondo e stasera, con formazione a tre, presenta il suo stile musicale, intenso e acustico, in apertura per Moltheni. La band che lo accompagna è rodata, appare in forma e molto divertita dalla risposta del pubblico, la sezione ritmica è precisa e segue Matteo in tutti i suoi cambi. Seduto con la sua chitarra sulle gambe sembra Ben Harper. È una piacevole sorpresa trovare della band spalla cosi interessanti. Dopo i sei brani in scaletta, fra cui l’inedito Tutti i miei limiti, scritto e arrangiato da Moltheni, Toni gli lascia il palco (a Moltheni).
Defilato sulla destra, e girato lateralmente, il nostro singer gioca in casa, e si vede. La sala dapprima mezza vuota si riempie fino alla porta d’uscita. Umberto Giardini ha un largo seguito e il suo pubblico conosce i suoi lavori sin nei minimi dettagli. Ogni brano viene accolto con calore e applausi, molti vengono cantati a squarciagola e lo stesso autore, compiaciuto, ringrazia più volte il pubblico. Il resto della formazione è disposta dal centro verso sinistra con, in ordine, basso, chitarra più arretrata e batteria. Moltheni sa come intrattenere il pubblico e dopo qualche battuta catchy, che paragona la bellezza del pubblico alla bruttura dell’Italia che se ne va mesta dai Mondiali, si riparte su qualche brano più mieloso, per “innamorati” cronici. L’intreccio di melodie (di)segnate dalla voce di questo cantante, che molto deve a Manuela Agnelli che a sua volta ha rubato ad Edda, risulta un piacevole ibrido capace di scuotere i presenti, avvolgendoli in questi chiaroscuri intriganti.
Usciamo, ancor prima degli encore, soddisfatti, l’aria è diventata davvero pesante e una birra è ciò che ci vuole per reintegrare i sali minerali persi durante lo show.
Articolo del
28/06/2010 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|