B.B. King B.B. King live @ Complesso Monumentale Belvedere di San Leucio – Caserta, 11 giugno 2010 Caserta  11/06/2010 di Stefano De Stefano

Quella di Caserta è stata la seconda delle quattro tappe che il Re del Blues ha fatto recentemente nel nostro Paese. Presso il Complesso Monumentale di San Leucio – Caserta, il cosiddetto Belvedere che ha regalato una cornice assolutamente fantastica per un evento che si è rivelato di grande impatto.
E’ sembrato di ritrovarsi in uno di quei festival che hanno luogo a New Orleans, tanto era diversa l’aria che si respirava.

Il concerto. Puntuale alle 21, ma con l’artista che ancora non sale sul palco. Prima c’è la band, che prepara l’arrivo di B.B. King scaldando l’intera area all’aperto con lo shuffle di Everyday I Have The Blues, manifesto programmatico che apre ogni concerto del bluesman e dove ognuno dei musicisti riesce a mettersi in mostra con il proprio strumento; c’è una sezione di fiati e una solida sezione ritmica, cui si aggiungono una seconda chitarra e un piano a dir poco strepitoso.
Dopo una decina di minuti arriva sul palco B.B. King, si siede sulla sua immancabile sedia e attacca lo show. C’è da dire che è difficile che l’artista canti e suoni contemporaneamente, in effetti spesso stacca le mani dal manico della chitarra (davvero di gran classe l’incisione del suo nome tra i tasti dello strumento) e afferra il microfono per cantare in quel modo inconfondibile cui ci ha abituato nel corso di tutti questi anni. Quando la mano torna sul manico della sua Gibson, c’è ben poco da dire: si riesce a sentire la storia e l’inconfondibile impronta che l’artista ha dato al blues.
Lo spettacolo dura circa un’ora e tre quarti, tra lunghe digressioni strumentali e simpatici siparietti con il pubblico, entusiasta di poter scherzare e collaborare alla resa dei pezzi cantando assieme al bluesman.
In scaletta compaiono brani come Key To The Highway, You Are My Sunshine (dedicata alle donne presenti) e Rock Me Baby (dedicata invece al pubblico maschile). Immancabile il successo The Thrill Is Gone e la versione shuffle della canzone When Love Comes To Town, contenuta nel disco degli U2 Rattle & Hum del 1987: all’epoca B.B. King duettò con Bono Vox.

La chiusura dello spettacolo è affidata al classico When The Saints Go Marching In, con il pubblico in delirio sotto il palco: volano manciate di plettri e tutti contenti per aver assistito all’esibizione di uno dei più grandi e storici interpreti del blues.