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Una bella serata di musica che ha visto come protagonisti assoluti I Virtuosi del Pianeta Talento, una sorta di supergruppo che è tornato ad esibirsi all’Auditorium dopo due anni in un concerto che è stato un tributo al genio di Frank Zappa, uno dei più grandi chitarristi e compositori della scena rock internazionale a partire dai primi anni Settanta.
L’evento è stato intitolato Zappa’s Revenge Day, parafrasando in parte “Chunga’s Revenge”, da un suo album del 1970 e in parte il desiderio di “vendetta” sul destino che lo ha lasciato morire nel 1993 a soli 53 anni d’età. La band ha presentato dal vivo composizioni tratte da momenti diversi della carriera di Frank Zappa, dal seminale “Uncle Meat“ del 1969 , che porta la firma di Frank Zappa & The Mothers Of Invention a “Over Nite Sensation” del 1973. Il gruppo è guidato dal tastierista Ugo Maccari ma si basa anche sul contributo prezioso di Carlo Amberti, alla chitarra elettrica (nell’occasione vestito come il Frank Zappa arabo della copertina di “Sheik Yerbouti”, fantastico album doppio del 1979), Massimo Muratori, alla tromba, Franz Albanese, al flauto, Deborah Kruzansky, al flauto, Alessia Rossi, al sax soprano, Damiano Fabbrini, al sax tenore, Giorgio Parri, al sax baritono, Francesco Pititto, al basso, Pierpaolo Ferroni, alla batteria, Matteo Flori, alle percussioni, Gianluca Marchetti, alle tastiere e alla voce, e una effervescente Laura Zara Lee, alla voce (nota anche per le sue “cover” delle canzoni di Amy Winehouse).
Le musiche di Zappa vengono eseguite fedelmente, con attenzione ai particolari, e nel corso dello show è stato dato spazio anche ad una interpretazione drammatica delle canzoni da parte di Giulia Vecchi, di Elena Fanelli, di Emanuele Lico e di Salvatore Iavarone, quattro ballerini appartenenti alla scuola di ballo dei coreografi Shadi Salem e Haley Lamiesch. L’iniziativa è stata di natura sperimentale, i ragazzi sono bravi, ma forse non tutti ricordano che Zappa era tipo da “let the music do the talking” e non prevedeva certo - all’interno delle sue esibizioni “live” - intermezzi coreografici di danza moderna. La serata si conclude con una trascinante versione di “I Am The Slime” che Zappa aveva scritto contro lo strapotere delle Tv americane, che cercavano costantemente di manipolare il modo di pensare delle persone.
Un po' come adesso, insomma...
Articolo del
17/05/2022 -
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