(foto di Alessandra Ganglion)
Sono forse questi i momenti più attesi dei piccoli Festival, quando il palco si prepara ad accogliere artisti che sanno il fatto loro, ma non sono ancora giunti al grandissimo pubblico.
Sul palco di AstiMusica il 12 Luglio 2022 sono saliti Le Forbici, Luciano Ferrante (voce), Max D’Amico (chitarre), Ferruccio Battaglino (basso), Alessandro Giuga (batteria) suonano insieme da quattordici anni, tre album all’attivo, la loro terza volta ad AstiMusica, “una consacrazione e un bel regalo” come ha dichiarato il frontman. Con un nuovo lavoro in studio “Prosit” che vedrà la luce a settembre, sul palco astigiano hanno presentato al pubblico un sound sofisticato e molto piacevole, pop-rock che si lascia guidare verso sonorità anche complesse, il tutto guidato dalla consolidata voce di Luciano Ferrante. Una performance matura e allo stesso modo molto fresca, che ripercorre brani della passata discografia come Pinocchio, Esseri viventi, Il movimento (uscito nel 2019 e inserito nel nuovo disco), la Città e vuota e In assenza, e propongono alcuni interessanti inediti come Black Out e Charlie, il cui video era già uscito sulle piattaforme nel 2019. Una band certamente da seguire per chi ama il rock indipendente, quello che ha ancora qualcosa da dire e quando lo fa arriva al pubblico in maniera soddisfacente e piena.
Headliner della serata, invece, i BNKR 44, sette ragazzi toscani di Villanova, una piccola frazione fra Empoli e Firenze, che nell’ultimo anno hanno attirato parecchie attenzioni. Non sono una vera e propria band, ma piuttosto un collettivo che suona, canta e scrive insieme, alternandosi sulle tracce, ed è questa la vera novità. Sette ventenni che arrivano dal rap, dal rock, dal pop, e che sul palco portano la loro musica e la loro energia (parecchia!). Fares (scrive, voce), Erin (produce, scrive, voce, suona), Caph (scrive, chitarra, voce), JxN (produce), Faster (scrive e voce), Piccolo (scrive, canta), Ghera (manager), sono tanti, occupano spazio, si muovono sicuri, e a prima vista ricordano le boyband degli anni duemila, e il flow e il sound è quello.
Dal pop con i synth anni ’80, al rock leggerissimo, al funk morbido, al rap che strizza l’occhiolino anche alla trap, come ad esempio nel brano Tutte le sere (feat. Ariete). Una band che certamente sta preparandosi ad arrivare al grande pubblico, che forse deve ancora trovare maggiore coesione e uno stile caratterizzante, ma che, a differenza delle mode del momento, sembra promettere bene. A vederli si ha la sensazione che possano solo crescere, anche osservando il pubblico che li segue: persone che non solo conoscono i testi delle canzoni a memoria, ma già da subito appaiono degli affezionati, uno zoccolo duro di fan su cui porre ottime basi per una carriera duratura. I Bunkerini hanno energia da vendere e sul palco molta intesa fra loro, che rende la loro performance gradevole e fresca. Un live dal ritmo intenso, con molta interazione e partecipazione del pubblico, un’ora e un quarto senza tregua, dove la band ripercorre praticamente tutte le tracce della discografia. Girasole, Quelle parole, Sabbia, Cosa ci Resta, Tira e Molla, Farsi male a noi va bene, solo per citarne alcune, tutte hit molto piacevoli che parlano di perseveranza, dubbi, perplessità, di romanticismo e nostalgia, e di questo bisogna dare loro atto, i BNKR 44 strizzano l’occhio anche a testi molti intimi, che sfiorano i cantautorato e sui quali ci aspettiamo che puntino per il loro futuro.
Articolo del
14/07/2022 -
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