(foto di Viviana Di Leo)
Tornano ad esibirsi insieme - dieci anni dopo la loro ultima volta - due grandi sperimentatori come Martux _ M, nome d’arte di Maurizio Martusciello, musicista napoletano, compositore e produttore di musica elettronica, e come Nils Petter Molvaer, affermato trombettista norvegese di estrazione jazz , ma da sempre attratto da nuovi percorsi.
Questa sera ci presentano, in prima assoluta, “Meditation”, progetto solo strumentale nato durante gli anni bui della pandemia. Martux_ M e Molvaer hanno collaborato a distanza, hanno fatto girare idee e tracce musicali attraverso i rispettivi computer, ma questa sera hanno l’occasione di raccogliere i frutti del loro lavoro.
Un progetto davvero notevole, non spirituale in senso stretto (come invece farebbe pensare il titolo), ma un momento di incontro che invita a riflettere sulla varietà dei suoni del mondo. Da una parte l’elettronica percussiva di Martux_M, dall’altra l’infinita poesia della tromba di Molvaer, due linguaggi in apparenza lontani, che sarebbe azzardato accostare. Invece non è andata così, il miracolo è avvenuto e si è celebrata una sorta di fusione fra musica “techno” minimale, elettronica “glitch”, frammenti di musica “ambient” e momenti di sonorità jazz raffinate e di grande levatura. Il sogno è diventato realtà: si è materializzato un ”sound” mai ascoltato prima, che riesce al tempo stesso ad intrattenere il pubblico e a farlo pensare, catturato dal vibrato ancestrale della tromba di Molvaer.
La seconda parte della serata vede sul palco il nuovo “ensemble” messo su dal contrabbassista Furio Di Castri, un supergruppo formato da Mauro Negri, al clarinetto e al sax tenore, da Achille Succi , al clarinetto basso e al sax alto, da Giovanni Falzone, alla tromba, da Federico Pierantoni, al trombone, da Fabio Giachino, alle tastiere e da Mattia Barbieri, alla batteria. Una “jazz orchestra” in piena regola che ha reinterpretato brani di Frank Zappa e composizioni di Thelonious Monk , due musicisti assolutamente geniali, che saranno stati sicuramente contenti di ascoltare dall’alto una musicalità aperta, oltre il soul, oltre il jazz, oltre il rock, capace di abbattere qualsiasi confine o limitazione di genere e che si leva diritta verso il cielo.
Una serata davvero incredibile costituita da due concerti unici , entrambi da ricordare.
Articolo del
26/06/2023 -
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