Ginevra Di Marco e Franco Arminio Live @ Palazzo Buonaccorsi, Macerata - 03/07/2023 di Marco Sonaglia

A Macerata è iniziata "Buon’Estate" , un'interessante rassegna organizzata dal comune in collaborazione con l'Amat, che finisce il prossimo 8 luglio.

L'apertura è stata con un evento affascinante intitolato "È stato un tempo il mondo" e che ha visto protagonisti Ginevra Di Marco e Franco Arminio.
Un reading dove poesia e canzone dialogano, si intersecano in un'atmosfera magica.
Ginevra Di Marco accompagnato dai fedelissimi e splendidi Francesco Magnelli (Tastiere e clavietta) e Andrea Salvadori (Chitarra e tzura) ha fatto un percorso che parte dalle canzoni dei Csi come l'iniziale "Del mondo" (che contiene la frase che da il titolo allo spettacolo), una versione toccante di "Brace", tocca i Pgr con "Ah! le Monde", i Cccp con "Depressione caspica", la sua carriera solista con "Le grandi scoperte" (da "Trama tenue" del 1999), omaggia Giuni Russo con "La sposa", attraversa la musica popolare italiana da "Cinquecento catenelle d'oro" di Caterina Bueno, passando per "Sant'Antonie a lu deserte" (canto popolare abruzzese) e "Il canto dei Sanfedisti " (conosciuto nella versione della Nuova compagnia di canto popolare).

Non sono mancate canzoni antimilitariste, per rimarcare l'avversione a tutte le guerre : "La ballata dell'eroe" di un giovanissimo Fabrizio De Andrè ( brano ripreso anche da Luigi Tenco nel film "La cuccagna" del 1962 ) e "Solo le pido a Dios" dal repertorio della grandissima Mercedes Sosa.
Franco Arminio si dimostra un buon compagno di viaggio che intermezza le canzoni con le sue poesie, alcune più riflessive e altre più ironiche.
Recita "L'infinito" di Leopardi per omaggiare il grande poeta, gioca con il pubblico chiedendo i luoghi di provenienza e così si trova a sentire una sua poesia tradotta in arabo, in francese e persino in un connubio di dialetti marchigiani.
Approfitta del pubblico molto partecipe per fare un rito collettivo che sfocia in una "Bella ciao" cantata a gran voce dai presenti.

Il finale è affidato alla musica e non c'è modo migliore di "Amandoti" per abbracciare l'affetto della platea.
Una serata speciale, di forti emozioni guidate dalla splendida voce di Ginevra Di Marco, sempre capace di coinvolgere con naturalezza, dalla classe sonora di Magnelli e Salvadori, dalla semplice profondità del poeta irpino e ci viene spontaneo dire che: "Appare la bellezza, mai assillante né oziosa, languida quando è ora e forte e lieve e austera, l'aria serena e di sostanza sferzante".


Articolo del  05/07/2023 -  ©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati