Quando è stato annunciato che i Cripple Bastards sarebbero tornati a suonare a Roma, dopo ben cinque anni, c’è stato un gran rumore, assordante e invadente, come la loro musica.
Era parecchio tempo che la capitale li aspettava. Così, sabato 18 novembre, il Traffic di Roma, locale piccolo ubicato lunga la prenestina ha ospitato, un super live – l’organizzatore della serata è il collettivo veneziano Trivel – in cui si sono susseguite in ordine di apparizione tre band: i Tibia, i Tsubo, entrambi giocavano in casa, e infine gli headliner: i Cripple Bastards. Il quartetto di Asti rappresenta una delle più coese e longeve manifestazione della scena metal italiana con sfumature grindcore e hardcore punk. Infatti nel 2023 il progetto piemontese ha festeggiato ben trentacinque anni di attività.
Sono passati pochi minuti dopo le 23 e la sala è quasi colma. Per poco non si è registrato il sold out. On stage è il momento degli ultimi ritocchi, sistemare la strumentazione, finire il sound check e poi partire con l’ultima e tanto attesa esibizione. Il pubblico freme e si inizia ad accalcare nelle prime file. E’ chiaro che da lì a poco ci sarà un grosso movimento soprattutto sottopalco. Sono passati circa venti minuti e finalmente compare Giulio The Bastard, leader e mentore, che raggiunge rapidamente gli altri colleghi. Ora è davvero tutto pronto. I Cripple Bastards si dimostrano in gran forma e, da subito, iniziano ad infuocare il Traffic. Non ci sono pause e la loro performance è molto intensa. Giulio è inarrestabile. È dentro ogni nota. Anima, sudore e violenza si manifestano davanti agli occhi dei presenti e, insieme ai suoi compagni, conduce un concerto energico dall’inzio fino a poco dopo la mezzanotte.
La sua voce è una lama tagliente, non sono solo le sue urla a catturare l’attenzione della platea ma ogni messaggio che pulsa dietro le sue grida. Si percepisce la forza, l’odio, il malessere ma anche una voglia di riscatto. I testi cantano la politica e la società. Il pogo è aggressivo e c’è chi spesso si ritrova a terra ma poi si rialza per non perdere neanche un secondo del prossimo pezzo. Epico è il momento in cui viene intonato il brano “Misantropo A Senso Unico”. I Cripple Bastards continuano la loro prestazione per ancora una manciata di brani concludendo un spettacolo incredibile, anche l’accoglienza da parte dei fan è stata molto calorosa, applausi, cori e incitamenti hanno intervallato ogni istante di questo evento.
Forse c’era davvero bisogno di una scarica così veemente di adrenalina a suon di musica, quella furiosa valanga di grincore violento e velocissimo, riff dopo riff, ci tiene vivi, ci anima e soprattutto ci unisce.
Articolo del
21/11/2023 -
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