Una esperienza unica, un viaggio sonoro della durata di circa cinquanta minuti, trascorsi interamente al buio, distesi su tappetini da corso di yoga o improbabili plaid rimediati all’ultimo momento.
Protagonista dell’iniziativa Teho Teardo, musicista e compositore di origine friulana, ma residente a Roma da tanti anni ormai. Noto per aver scritto diverse colonne sonore di film importanti e per la sua collaborazione con Blixa Bargeld, degli Einstürzende Neubaten, Teho ci ha offerto un “live act” sperimentale di grande effetto, ma che ha presentato anche passaggi armonici di carattere trascendentale, profondamente meditativi.
Una serie di sonorità originali che nascono da situazioni vere, da “field recording” effettuati durante le varie escursioni notturne effettuate nei boschi al confine fra Italia, Austria e Slovenia, situati a nord-est di Pordenone, luogo di nascita dello stesso Teho. Rumori improvvisi, versi di animali e grida laceranti si mescolano all’occorrere di agenti atmosferici e al calare della notte, al buio. Tutto questo amplifica sensazioni come la solitudine e la paura che sono poi trasformate filtrati dall’elettronica e trasformate in sonorità ora percussive ora angoscianti.
La sfida del buio è stata perciò riproposta e accettata volentieri dal pubblico presente in sala che si è immerso in una realtà onirica, carica di suggestioni, di “pattern” ritmici e di citazioni musicali provenienti da tutto l’universo sonoro di Teho Teardo, che parte dai Pink Floyd, dal rock progressivo dei primi anni Settanta, passa per l’hard-rock dei Black Sabbath per approdare poi ad un punk-rock iconoclasta e ribelle, ultima sponda prima dell’avventura nell’elettronica sperimentale. Sul finale abbiamo riconosciuto anche “sample” tratti dalla colonna sonora di “Twin Peaks”, scritta da Angelo Badalamenti per il “cult movie” omonimo con la regia di David Lynch.
Una serata “dark” non soltanto perché trascorsa al buio, senza luce, ma per l’innata capacità di Teho Teardo di comporre musiche che vanno a stimolare quel senso di mistero, quella attrazione per l’ignoto che è tipica di un paesaggio notturno, che è dentro di noi, ma che spesso mettiamo a tacere.
Articolo del
18/10/2024 -
©2002 - 2024 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|