A Camp A Camp live @ Circolo Magnolia - Segrate (Milano), 20 aprile 2009 Segrate (Milano)  20/04/2009 di Marco Jeannin

Non ci sono troppe cose dal dire sul live degli A Camp, side project di Nina Persson, al Magnolia. Prima di tutto va detto che la location è particolare: un tendone all’aperto collegato al locale vero e proprio. La serata uggiosa quindi non è l’ideale per starsene fuori. L’affluenza però è buona, il solito capannello di persone che bene o male si incontrano a quasi tutti i concerti milanesi, e qualche accreditato in più. Il segnale è chiaro: c’è molto interesse intorno agli A Camp, ma soprattutto c’è molto interesse intorno a Nina Persson. Sembrano lontani i tempi dei Cardigans quando si riempivano palazzetti per platee ben più consistenti. Eppure del fascino di quel periodo, la nordica bionda non ha perso un centesimo. Il contesto è cambiato, la musica è diversa e le persone sono diverse. La presenza scenica di Nina invece sembra addirittura essere aumentata. Sarà che l’atmosfera aiuta, certo è che l’alone etereo che la circonda è palpabile e trasmette una bella sensazione. Il palco è addobbato con paravento e lampade cinesi, per dare un tocco di intimità ad una location abbastanza fredda o comunque quantomeno poco spaziosa.

Per quanto riguarda il concerto, i tre A Camp ufficiali sono accompagnati da un paio di elementi in più, alla batteria e alle tastiere. Inoltre a dare una mano ci si mette anche il buon Kristofer Astrom, impegnato qualche minuto prima ad aprire delicatamente il concerto con un paio di pezzi folk pop molto gradevoli e caldi. La serata in generale è piacevole. Gli spifferi e l’umidità non hanno rovinato l’acustica e musicalmente parlando l’indie pop del gruppo svedese ha una buona resa live, brioso e interessante senza mai scadere nella noia. E’ già un buon risultato. I pezzi sono presi dai due album, l’omonimo A Camp del 2001 e Colonia, appena uscito e ben recensito da più parti, sparpagliati in una scaletta ben costruita e in crescendo. La platea reagisce abbastanza bene, cadendo però come al solito sulla comunicazione: l’inglese è ancora una lingua sconosciuta a molti a quanto pare. O forse è la timidezza, l’imbarazzo del momento. Mica semplice rispondere a Nina Persson che ti guarda negli occhi.

Ad ogni modo l’oretta e un quarto totale scorre molto velocemente. Resto piacevolmente stupito nel vedere che la band al completo si schiera dietro al banchetto del merchandising per fotografie ed autografi, concedendosi generosamente anche ai più accaniti. Un colpo di classe inatteso e conclusione degna per una serata che è andata come ci si aspettava e che non ha tradito le aspettative. E’ stato un vero piacere (della serie: la classe non è acqua) e spero lo sarà anche in futuro.

SETLIST:
THE CROWNING
LOVE HAS LEFT THE ROOM
FREQUENT FLYER
ANGEL SADNESS
ROCK N ROLL GHOST
GOLDEN TEETH
HERE ARE MANY WILD ANIMALS
WALKING THE COW
DONE IT AGAIN
BEAR ON THE BEACH
I SIGNED THE LINE
ALGEBRA
A CAN BUY YOU
CHINATOWN
MY AMERICA
STRONGER THAN JESUS
SONG FOR THE LEFTOVERS
BOYS KEEP SWINGING (cover di David Bowie)
Articolo del  25/04/2009 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati