|
BENVENUTO SU EXTRA! MUSIC MAGAZINE - La prima rivista musicale on line, articoli, recensioni, programmazione, musicale, eventi, rock, jazz, musica live
|
|
|
|
|
|
Joy Division
29 anni fa se ne andò l'uomo Ian Curtis ma nacque la leggenda
20/05/2009
di
Emanuele Tamagnini
|
|
Durante la mattinata di sabato 17 maggio 1980 Ian Curtis annulla alcuni appuntamenti con i suoi amici e fa ritorno nella sua casa a Barton Street. Un mese prima il cantante era stato ricoverato in ospedale per un’overdose di farmaci usati per curare la sua epilessia. Quel giorno la moglie Deborah, che aveva già avviato le pratiche per il divorzio, si trova al lavoro nel bar dietro il disco pub di Macclesfield e ha lasciato Natalie dai genitori. Ian decide di guardare il film “La Ballata Di Stroszek” (1977) del suo regista preferito Werner Herzog. Quando Deborah fa ritorno a casa Ian la convince a passare la notte a casa dei suoi genitori. Rimasto da solo ascolta ‘The Idiot’ di Iggy Pop e scrive una lunga lettera che ha come argomento principale la sua vita così profondamente alienante.
Nelle prime ore di domenica 18 maggio 1980 Ian Curtis si toglie la vita impiccandosi in cucina con una corda. Aveva 25 anni. Qualche giorno dopo viene cremato al Macclesfield Crematorium.
‘Love Will Tear Us Apart’ esce postumo con l’artwork del designer storico Peter Saville (New Order, Suede, Pulp, Section 25, OMD, Goldie, King Crimson, Gay Dad) che ritrae l’interno di un cenotafio.
Suo malgrado la Factory Records diviene il fulcro della scena di Manchester come la Rough Trade lo è in quel momento per Londra ed il post punk in genere. Wilson e soci si affrettano a trovare band che possano colmare il vuoto lasciato dalla fine prematura dei Joy Division. Ecco allora i Durutti Column di Vini Reilly che sul secondo album ‘LC’ (1981) tributa a Ian Curtis il pezzo ‘Missing Boy’. Brano che però ha una forte valenza autobiografica visto che Reilly soffre di anoressia nervosa. Arrivano in scuderia anche gli A Certain Ratio, ancor più vicini ai JD, visto che il cantante Simon Topping si veste, canta e simpatizza per l’iconografia di “destra” proprio come Curtis. Nasce il sound Factory che dominerà ancora per molto tempo anche grazie ad altri new comers come Section 25 e Crispy Ambulance. Ruolo fondamentale ricoprirà inoltre il produttore nonchè socio di Tony Wilson Martin Hannett che, seppur coinvolto in una cronica dipendenza con l’eroina (muore di infarto nel 1991), riuscirà ad imprimere il suo inconfondibile marchio di fabbrica. Durutti Column, Psychedelic Furs, Magazine, New Order, Happy Mondays, Stone Roses, Buzzcocks. Sono solo alcuni dei calibri assoluti curati dal talento di questo autentico innovatore.
Ian Curtis vive ancora. Non dimenticatelo.
(pubblicato per gentile concessione di Nerds Attack!)
Articolo del
20/05/2009 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|
|
|
|
|
-
Live @ Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Teatro Studio “Borgna”, Roma 18 Dicembre 2025
-
Live @ Palaeur, Roma – 8 dicembre 2025
-
Live@ Migrazioni Sonore, Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, Roma 4 Dicembre 2025
-
Live @ Teatro Basilica, Roma 3 Dicembre 2025
-
<br>Live @ Centrale Montemartini, Roma 29 Novembre 2025
-
The Curiosity Tour live @ Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, Roma, 24 Novembre 2025
-
Live @ Largo Venue, Roma - 21/11/2025
-
Live @ Teatro Petruzzelli di Bari, 17 novembre 2025
-
Live @ REF, Auditorium Parco della Musica, Ennio Morricone, Roma - 16/11/2025
|
|
|
|
|
|
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|