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Vedere sul palco la signora Spencer è come un flashback che ti riporta direttamente a fine anni '90, quando i Boss Hog all'uscita di Whiteout (2000, City Slang), erano all'apice della loro fama. Per essere più precisi stavano per prendere l'aereo per il successo. Un volo al quale però, a quanto dice la stessa Cristina Martinez, hanno rinunciato: "Per tutta la presidenza Bush abbiamo deciso di non suonare per protesta. C'era ben poco per essere felici!".
Ora dopo otto anni, come se il tempo non fosse passato, rieccoli ancora on the road per questa tourneè. Sul palco Cristina, stretta in pantaloni di pelle neri, con grinta e sensualità carica il pubblico, molto numeroso questa sera. Alle sue spalle Jon Spencer, voce e chitarra dei Blues Explosion, all'apparenza un po' defilato è come sempre la sua spalla perfetta; a completare la band Jens Jurgensen, basso, Mark Boyce, tastiere e la perfetta e decisa Hollis Queens, batteria. Il live è una vera e propria ricetta garage rock'n'roll d'altri tempi. Selvaggio, cattivo, ma sempre carico di passionalità; data dalla stessa leader dei Boss Hog, che urla al microfono come se fosse l'ultima cosa che farebbe in questa vita. La chitarra di Spencer è un vero e proprio marchio di fabbrica che aggiunge ad ogni singolo riff la sua vena per la psichedelia, noise, e rock'n'blues. E' divertente vedere gli scambi di sguardi tra lui e la moglie, sono veri e propri messaggi passionali in codice. I brani del live sono presi dagli ultimi lavori della band: Dig It, Whiteout, Winn Coma, What The Fuck, Dedicated, Get It While. Nel setlist c'è anche qualche brano nuovo, ma la stessa Martinez non conferma o smentisce una nuova uscita discografica da parte della band.
Il tempo trascorso non ha sgualcito la “presenza” di Cristina Martinez, non ha per niente rovinato la grande proposta dei Boss Hog: marcia, divertente e sensualissima.
Articolo del
28/05/2009 -
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