Dinosaur Jr Dinosaur Jr live @ Circolo degli Artisti - Roma, 8 settembre 2009 Roma  8/09/2009 di Andrea Belcastro

E’ davvero difficile giudicare un concerto quando riesci a sentire solo due strumenti (basso e batteria), mentre la chitarra sembra un aspirapolvere collegata ad uno Shuttle appena lanciato da Cape Canaveral e le voci sono completamente immerse in un marasma sonoro. Il muro sonico dei Dinosaur Jr. è celebre, ed in queste pagine (elettroniche) lo abbiamo esaltato spesso e volentieri. In questo caso è arduo trovare elementi positivi o di puro e semplice piacere musicale.
La causa di questo disastro è di difficile imputazione, anche perché l’anno scorso nello stesso locale il concerto fu comunque gradevole e con un buon impatto sonoro. Complicato capire, dunque, se la colpa è dell’impianto di amplificazione del Circolo degli Artisti (composto da ragazzi in gamba, e che vanno elogiati, in ogni caso, per il fatto di portare ogni anno tanti artisti di grande spessore a suonare nella Capitale) oppure delle scelte del gruppo e del loro ingegnere del suono. Chiedendo un parere direttamente a Lou Barlow, il bassista della band non ha avuto alcun dubbio in proposito affermando che «it was the worst sounding show of the tour» e che la band «is too loud for that room». Non c’è bisogno di una traduzione, ed anzi, in inglese rende anche meglio il concetto.

Non è stato un disastro tout court, sia comunque ben inteso questo, perché i vari problemi sonori non hanno intaccato minimamente l’egregio lavoro e dialogo musicale tra la batteria di Murph e il basso di Lou. Con picchi qualitativi strepitosi sul finale di “I Don’t Wanna Go There” (cavallo di battaglia tratto dal nuovo album Farm) e sull’intera “Kracked”. A proposito di scaletta, poche sorprese, ad esclusione dello strano incipit con una stravolta “Severed Lips” e del maggiore spazio ottenuto da Lou Barlow, che rispetto ai concerti dello scorso anno ha guadagnato una canzone. Così alla stupenda “Back To Your Heart” (l’unica ripescata dal precedente Beyond) si è aggiunta la nuova ed affascinante “Imagination Blind”; peccato solo, come già detto, che della bella voce di Barlow, poco e niente sia arrivato verso il caloroso pubblico.

Miglior momento della serata, quando un fan assiepato in primissima fila ha chiesto alla band di suonare “Out On The Weekend” di Neil Young, e Barlow, sorridendo per la curiosa istanza, ne ha intonato dolcemente i principali versi.
J Mascis è stato invece dato disperso tra i feedback dei suoi mostruosi, tre, amplificatori.

SETLIST:
Severed Lips
Raisans
Imagination Blind
Repulsion
Bones
Pieces
Plans
Feel The Pain
Over It
Back To Your Heart
Kracked
I Don't Wanna Go There

Encore:
Little Fury Things
Out There
Just Like Heaven

Encore 2:
Freak Scene
Articolo del  11/09/2009 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati