Lamb Lamb live @ Magazzini Generali - Milano, 3 ottobre 2009 Milano  3/10/2009 di Marco Jeannin

Milano ha il pregio, come tante altre grandi città, di offrire un’ampia scelta di avvenimenti in campo musicale e di conseguenza di poter scegliere criticamente a cosa dare la priorità. Spesso però capita che quei due o tre concerti che abitualmente ti saresti segnato sull’agenda, trovino collocazione nella medesima sera. Vabbè, può starci, tanto Milano sarà in grado di coprire una così ben fornita offerta culturale. E invece no, perché a quanto pare il venerdì sera a Milano viene dedicato ad altro e ti ritrovi i Magazzini Generali con una buona quantità di persone, ma ben lontani dal tutto esaurito nonostante il richiamo dei Lamb, per non parlare dei Fiery Furnaces al MusicDrome dove avranno fatto presenza quattro gatti o gli Amor Fou alla Casa 139 che non è sicuramente una piazza d’armi da riempire. Tanto vale mettersi il cuore in pace ed invidiare Londra, Parigi e Berlino, dove ci sono il triplo dei concerti ogni sera e sono regolarmente pieni di gente: in Italia chi fa cinema, musica, teatro e compagnia bella ho sentito dire che è come se non lavorasse. Di cosa c’è da stupirsi? Perché perdere tempo con “gentaglia” così? Comunque.

I Lamb: tre sul palco per un set carico ed entusiasta. Molta complicità e segnali di rispetto e affetto reciproco tra palco e platea, tra il ricostituito duo elettronico trip hop e i milanesi del venerdì. In questo senso l’impressione fatta ai Lamb deve essere stata ottima e il vecchio “pochi ma buoni” torna molto utile per dare un’idea più precisa. Nell’ora e venti di concerto c’è tutto quello che ti aspetti dai Lamb, c’è tanta atmosfera, la voce della Rhodes che rapisce e un sacco di chiacchiere superflue che stridono al confronto di cotanto sound. E chi si aspettava un pubblico di depressi presi da musica altrettanto depressa si è dovuto ricredere, resettando la memoria e impostandosi su coordinate più elettroniche al limite del danzereccio tracciate da uno scatenato Barlow (in tenuta quantomeno discutibile). Gorecki, Gabriel, Angelica, One, What Sound. C’è tutto quello che si vuole sentire e per giunta proposto in forma smagliante, tutto più aggressivo, più carico. Sarà per questo che i Lamb sembrano trovarsi da dio sul palco e non lesinano sui complimenti al vino italiano e più in generale al Belpaese. Buon noi, anche se a dire la verità avrei preferito un’atmosfera più raccolta

Ad ogni modo possiamo archiviare la serata ai Magazzini come un successo a tutto tondo, inaspettato nella forma ma auspicato nei contenuti. Promesse mantenute e peccato per chi se l’è persa: difficile trovare di meglio in una sera così. La prossima volta per sicurezza cercheremo di sdoppiarci.

Articolo del  09/10/2009 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati