|
Il progetto “L’Amico Magico”, nuovo lavoro degli Avion Travel in uscita il sedici ottobre e lanciato in concomitanza con l’apertura del Festival del Cinema di Roma, nasce dall’idea di Caterina Caselli che un anno fa propose questo progetto alla band di Beppe Servillo.
Il disco viene presentato in anteprima all’Auditorium Conciliazione dove la band eseguirà un sound-check gratuito per i giornalisti e la conferenza stampa durante la quale Servillo (voce), Mesolella (chitarre) e Ciaramella (batteria) spiegheranno la genesi di quest’opera cosi complessa, realizzata in omaggio al pluripremiato compositore Nino Rota, vincitore dell’Oscar per le musiche del “Padrino II”. In sala oltre alla band appaiono Caterina Caselli, il maestro e direttore dell’orchestra Marcello Rota e Giuseppe Ragazzini, autore delle immagini che saranno proiettate durante il concerto previsto in serata. I tre componenti musicisti si concedono generosamente a tutte le domande, appaiono a loro agio in questo lavoro del quale si sono innamorati in una settimana e che li ha costretti, a detta di Servillo, a tornare sui banchi di scuola. Tredici brani, sei bonus in DVD, ripercorrono le più belle melodie del cinema italiano, ma non solo, legate a Fellini toccando i temi dei suoi film più famosi: la “Dolce Vita”,”Amarcord”, “Boccaccio 70" dove interviene anche Elio.
In serata l’ingresso dell’Auditorium è completamente intasato dalla gente tanto da costringere i vigili a incalzare la sicurezza velocizzando l’apertura delle porte. Superata la muraglia di corpi ammassati in sala iniziano a intravedersi i primi volti noti, da Gianni Alemanno a Franco Nero tanto per citarne alcuni. L’evento, che inaugura l’apertura del Festival del Cinema, è quasi un sold out, ha inizio alle 21.30 “con buona creanza” al solito modo degli Avion Travel. L’orchestra è concentrata e pronta per un avvio entusiasmante. Il CD viene riproposto quasi per intero e arricchito da intermezzi di brani inediti letti da Servillo, struggente la lettera scritta e inviata, il giorno della morte di Rota, da Fellini alla cugina Silvia Blanchart. La lenta e triste “Parlami di me” lascia spazio alla scoppiettante “Canzone arrabbiata”, mentre fra un brano e l’altro l’eccelsa Orchestra dell’Auditorium interviene con alcuni passaggi da capogiro. “Terra bruciata”, tratta dal “Padrino III” e mai incisa, viene adattata in dialetto siciliano, un brano pieno di dolore elevato all’ennesima potenza da una sezione d’archi ricca di un pathos straziante. Grande la presenza scenica di Servillo che, reduce da alcune partecipazioni cinematografiche come attore, si dimostra un vero mattatore, un animale da palcoscenico capace di muoversi con grazia e sicurezza sul palco. Mesolella, dal canto suo, è in uno stato di grazia e il pubblico non perde occasione per omaggiarlo con lunghi e intensi applausi. Emozionanti le immagini e la fotografia, realizzata da Giuseppe Ragazzini, proiettate durante ogni brano. L’unico brano che sembra cozzare con i leitmotiv dell’opera, ma che non sminuisce il valore di questo lavoro, è “Pelle bianca (Giulietta Masina)” di Caetano Veloso adattato in italiano per l’occasione. I raffinati arrangiamenti dell’orchestra amplificano la straordinaria bellezza dei brani innalzando la temperatura del cuore in questa fredda serata capitolina. La gente apprezza e la band torna sul palco per due bis che non concedono nuovi pezzi ma due delle canzoni già eseguite, “Terra bruciata” e “Canzone arrabbiata”, dando modo ai presenti di entrare in confidenza con queste “nuove” composizioni dalla forza inarrestabile.
A fine concerto è un tripudio di applausi che sembrano non finire mai, sul palco salgono proprio tutti compresa Caterina Caselli, per raccogliere il frutto del loro lavoro. Un bellissimo concerto per un grandissimo compositore orgoglio, in questo periodo di magra, della nostra Nazione.
(La foto di Beppe Servillo all'Auditorium è di Giuseppe Celano)
Articolo del
16/10/2009 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|