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Una serata all’insegna dell’energia e del divertimento grazie al ritorno in Italia dei Vibrators, gruppo che possiamo annoverare fra i pionieri del punk inglese ai tempi del Roxy Club nel 1977.
I Vibrators non sono mai stati troppo apprezzati dalla critica specializzata, forse perché non sono dei grandi musicisti sotto il profilo strettamente tecnico, ma abbiamo a che fare con gente vera, che crede in quello che fa, e che non ha mai smesso di spargere a gran voce la punk music, il verbo dei sobborghi di allora, punto di aggregazione della working class e dei diseredati inglesi del periodo. Hanno diviso il palco con gente come Stranglers, Iggy Pop, Sex Pistols e Johnny Thunders & Heartbreakers, si sono posti all’attenzione di tutti grazie a dischi come “Pure Mania” del ’77 e “V2” del ’78 e questa sera tornano a confrontarsi con lo zoccolo duro delle legioni punk romane, pronte ed eccitate al punto giusto di fronte all’evento. Chitarre elettriche strofinate a dovere, due accordi, sempre gli stessi, e via a tutta velocità lungo i sentieri di un power pop molto semplice ed efficace, arricchita dall’aggressività e dalla violenza verbale del punk più intransigente. Brani come “Wrecked On You”, “I Need A Slave” e “Into The Future” vengono subito riconosciuti da un pubblico che nel frattempo è diventato molto numeroso e sotto il palco si comincia a “pogare” con rinnovato entusiasmo. Ancora vecchi successi come “London Girls”, “Automatic Lover” e “We Vibrate”, fino ad arrivare al momento topico della serata, quando le corde della chitarra di Nigel Bennett accennano il riff “Baby Baby”, il singolo che è rimato per ben cinque settimane in classifica in Inghilterra. L’accoglienza è trionfale, i Vibrators invitano la gente a cantare con loro il ritornello della canzone, ed è tutto un “baby baby won’t you be my girl” ripetuto all’infinito, fino a che ci resta fiato in gola!
Questo tour celebra i 33 anni di carriera di una band unica, che ricorda sotto certi aspetti - quelli della velocità di esecuzione e del divertimento - i Ramones, di una band che sa bene cosa significa fare del Rock And Roll, cioè trasmettere good vibes alla gente, e il finale riservato alla cover di un classico come “Brand New Cadillac” ne è la dimostrazione più evidente. Punk is not dead (and never will)!!!
(La foto dei Vibrators dal vivo è di Giancarlo De Chirico)
Articolo del
18/10/2009 -
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