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Fischerspooner live, un ritorno atteso da tanto: nel freddo intenso di un sabato sera mi dirigo verso lo splendido Atlantico Live (Ex Palacisalfa), locale risorto dalle ceneri che ultimamente ha ospitato serate di grande musica. L’electroclash per eccellenza di Warren Fischer e Casey Spooner ti prende al primo ascolto, mescolando quell’elettronica retrò anni 80 con clean vocals d’atmosfera, e un’estetica d’impatto, a tratti circense. Stasera purtroppo ci sarà il dj set solo di Casey Spooner, affiancato da un’impeccabile Lauren Flax, dj ufficiale del gruppo in tour, nata nella rave scene e approdata pian piano ai grandi palchi.
Grande protagonista della serata sono le visuals: vi è l’angolo interattivo, in cui mixare secondo estro personale immagini e suoni, installazione capace di catturare il movimento umano e trasportarlo digitalmente in output audio e video (il programma Manipular dei LosDosPesados), e vi sono i maxi schermi all’interno, che dominano letteralmente l’ambiente, rendendo una cosa sola musica e immagine, un flusso continuo e martellante di immagini ritmate, a cura di un noto vj, µ. Il delirio di Pi Greco, capolavoro di Aronofsky e la Babele moderna e straziante di Godfrey Reggio, sono fulmini visuali che ci buttano nella spirale. E si balla. S’inizia con l’elettro dei Tavrvs, duo di Roma: bravissimi nel mixare elettro-pop e sprazzi di anni 70, con chiari richiami ai Daft Punk e Cassius. Purtroppo, come da inizio serata, si esibiscono dinanzi ad uno sparuto pubblico, infatti il locale si riempirà solo dopo l’una. A seguire Breega, dj resident del Wonka, che riscalda la sala spaziando nell’ampia scala dei bpm: techno, breakbeat e persino un sound elettro-reggaeton. Teste che si moltiplicano, serata che avanza insieme al beat. Stop. Silenzio e schermi bianchi. Figure sinuose strisciano sul palco e saltano aggraziati e impazziti: ecco che una performance di danza contemporanea ci si para dinanzi a suon di phat bass, una rissa virtuale di corpi e musica minimal.
Finito l’incanto si inizia: Lauren Flax e Casey Spooner ai piatti! Nell’euforia generale sale la modern techno di Lauren Flax, con il vocalist (sotto cura di champagne) che fomenta la folla. Tra un cambio e l’altro vengono accennati un paio di pezzi dei Fischerspooner, la hit “Emerge” e “Never Win”, solo per pochi secondi però. Il dj set procede oltre le tre deviando addirittura per sonorità anni 90, molto gradite al pubblico, compresa la sottoscritta! Ciliegina sulla torta: uno stralcio simbolico degli scenografici concerti della band, due centurione cyberpunk, corredate da tute zebrate e trampoli. Eteree e coreografiche.
Così si conclude questa serata all’insegna dell’elettronica in tutte le sue accezioni. Belli i dj set, bella la struttura ed eccellente l’organizzazione (complimenti alla EvilSound), la gente non era tale da riempire il locale, cosa forse attribuibile al fatto che si trattasse di un dj set. Unica pecca la scarsa presenza di Spooner che, oltre a un paio di slogan in tarda serata, non si è fatto notare sul palco, tranne che per il suo vestiario degno di nota. Vorrà dire che Roma dovrà attendere ancora un bel po’ per poter assistere ad una delle famose performance della band al completo.
Articolo del
18/12/2009 -
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