Editors Editors live @ PalaSharp - Milano, 4 dicembre 2009 Milano  4/12/2009 di Marco Jeannin

Uno pensa: con tre band così la serata non me la perdo di sicuro. E’ il più classico dei paghi uno e prendi tre, l’offertona da avere a tutti costi.
Wintersleep: ok, non troppo conosciuti dalle nostre parti ma si sa, il Canada è terra fertile di talenti e questi un po’ di predisposizione ne hanno. Maccabees: dopo un esordio ottimo, il secondo album è già un mezzo capolavoro. Editors: con un album come In This Light And On This Evening (e visti i precedenti), c’è ben poco da aggiungere.

Quindi il PalaSharp è meta ambita in un dicembre come sempre parco di attrazioni musicali. E degli Editors conservo un ricordo positivo dalla loro apparizione fulminea a Idroscalo Rock nell’ormai lontano 2007, quando aperti dai Gossip (…) fecero il loro dovere davanti ad uno sparuto gruppetto di un centinaio di persone a mo’ di toccata e fuga. Roba del tipo: “Ragazzi avete quaranta minuti al massimo. Fate vobis”.

Tornando un secondo all’inizio invece vorrei riprendere il concetto di la serata non me la perdo di sicuro. Perché a volte tu fai tutto quello che devi per arrivare puntuale, ti sbatti e parti con tutto l’anticipo che ti riesce eppure alla fine devi fare sempre i conti con Milano e con la tangenziale. Con il risultato di perdere i primi due opening act e arrivare quando nella tua testa ormai dai tutto per finito per poi accorgerti con sommo piacere che il tutto è andato come si suol dire... un po’ lungo e che gli Editors non solo non hanno già chiuso baracca e burattini, ma non hanno nemmeno iniziato.
Il PalaSharp è una buona location per una band come gli Editors e Tom Smith. Non è serata da tutto esaurito, ma siamo ben lontani dai tempi dell’Idroscalo Rock: i cento sono diventati prima mille e poi due, tre, quattromila e via dicendo. Di questo passo tra un paio d’anni saremo qui a scrivere (o leggere) di concerti al Forum o addirittura a San Siro. Chi lo sa.

Per quello che invece compete la serata, la scaletta è in sostanza la stessa delle altre date del tour, con solo qualche piccola variazione nel primo quarto. Ci sono da presentare i pezzi del nuovo album che tanto ha fatto parlare e discutere, ma che alla fine per il sottoscritto si è rivelato una mossa più che azzeccata. E sono proprio i pezzi di In This Light... che fanno la migliore impressione, a partire dall’apertura con la titletrack passando per You Don’t Know Love e tutti gli altri. Complessivamente un buon live, ricco di spunti e accelerazioni a cassa dritta che fanno sobbalzare i più ingessati, il tutto condito da momenti più riflessivi ed elettronici. E qui la menzione d’onore va al pezzo che più di ogni altro risplende della dimensione live, You Are Fading, un concentrato di emozione e rapimento estatico da far venire la pelle d’oca. Una perla che si staglia da uno sfondo di buona qualità, ma mai sopra i livelli di guardia. Che non è la fine del mondo, ma l’impressione è che gli Editors non riescano mai ad andare oltre una determinata soglia di coinvolgimento, se non come ho già detto in corrispondenza dei nuovi brani (a parte Smith che sembra l’unico in trance da live perenne).
La prima parte del set si chiude con un pezzo da novanta come Bricks And Mortar che già dal titolo garantisce una certa consistenza e non a caso se ne sta sempre lì a fare da finalone. Il rientro è un poker eclettico che ben inquadra la band in questo momento. Avanti piano con Walk The Fleet Road, duri e puri per Munich, acclamati elettronici e sudati per il singolo corsaiolo Papillon e riconoscenti e commossi con Fingers In The Factories.

Uno pensa: con tre band così la serata non me la perdo di sicuro. Io due me le sono perse. Per quanto riguarda la terza direi che sono venuti, hanno fatto, se ne sono andati. Tutto bene e chiudiamola così.

SETLIST:

In This Light And On This Evening
An End Has A Start
Blood
You Don't Know Love
Bones
Bullets
The Boxer
The Big Exit
Escape The Nest
Like Treasure
Eat Raw Meat = Blood Drool
Smokers Outside The Hospital Doors
Let Your Good Heart Lead You Home
The Racing Rats
You Are Fading
Bricks And Mortar

Walk The Fleet Road
Munich
Papillon
Fingers In The Factories

Articolo del  16/01/2010 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati