|
Generazione X è una manifestazione ormai rodata per bene dagli anni e l’esperienza. Questa terza serata ospita due gruppi e un ospite d’onore Paolo Benvegnù, padrino delle band che saliranno sul palco, in ordine i Luminal e i Tecnosospiri.
Che i Luminal siano una band di (fuori)classe non era assolutamente in dubbio, in poco tempo questo gruppo ha scalato la ‘notorietà ’ passando dalle stalle dei piccoli locali a noi tanto cari, a un palco come quello dell’Auditorium Parco della Musica e del Teatro Studio, luogo che ospita spesso le proposte più interessanti e nuove della scena italiana e internazionale. I Luminal non lasciano scampo agli equivoci, si impongono subito con ciò che sono e il loro primo brano non fa altro che recitare chiaramente ciò in cui non credono. Nonostante un momento di impasse, dato da un pezzo della batteria che faceva le bizze, la band tiene perfettamente il palco e ci chiediamo, durante la performance, come mai questo gruppo si trovi ad aprire la serata, un onore sì, ma allo stesso tempo questa circostanza ci lascia poco tempo per godere della loro musica. I Luminal sono un gruppo rock, un rock fatto come si deve, che nel nostro paese si sente ben poco negli ultimi tempi, i loro testi hanno a volte delle suggestioni pasoliniane, altri sembrano quasi digressioni filosofiche sull’esistenza dell’umanità, intrappolata dalla società e dalla non-realtà che si spaccia per reale e che ci circonda quotidianamente. Il pubblico è assolutamente nelle loro corde, che esprimono dolore e rabbia, e li sostiene con applausi e urla, nemmeno stessero tutti in piedi per poter essere più partecipi dell’energia di questa band. Il loro live è breve ma intenso, chiaro e preciso, un metronomo dell’anima, del cervello e del cuore, ed è proprio qui che, i Luminal dimostrano che la loro ‘Tattica e Disciplina’, titolo del loro ultimo album, funziona, anche quando eseguono brani inediti, frutto di un nuovo lavoro musicale e psicologico.
Un minuto per il cambio palco e salgono i Tecnosospiri, una band che si muove nello spazio di quello che potremmo definire l’indie pop, indie nelle sue contaminazioni letterarie e per le critiche aspre ai fatti quotidiani; pop per il genere musicale che propongono, che di certo è inserito in una linea classicamente italiana. Avvertiamo subito che la musica dei Tecnosospiri si distacca molto dalle loro parole e citazioni, dalle incitazioni e denunce portate sul palco; inoltre, sembra strano, ma ci chiediamo anche se il front-man si senta in spia, in alcuni momenti della performance. Comunque, il loro pubblico c’è e risponde bene ai brani, anche con timidi tentativi di canto. Con loro l’ospite d’onore della serata Paolo Benvegnù che si lancia anche nella sua ‘Suggestionabili’, mostrando come la maestria di un artista conclamato e affermato possa portare anche suggestioni nuove in una band che, in quanto emergente, ha ancora della strada da percorrere. I Tecnosospiri parlano di Stefano Cucchi, parlano di Joy Johnson, la squillo nigeriana morta di TBC, parlano del massacro di Pasolini e addirittura del terremoto della valle del Belice attraverso le parole di Sciascia, e si affermano come una band che vuole dire molto, che vuole comunicare la verità e lo fa con inserti nella sua musica, accostando le parole di autori famosi e i fatti quotidiani, alle proprie parole e melodie.
La lode stasera va ai Luminal che ci hanno proposto una novità in tutti i sensi, in una serata sicuramente riuscita che ha visto sul palco due band molto diverse tra loro ma che sono riuscite ad essere legate dal fil rouge di questo evento, che si ripropone di far scoprire al pubblico tutti quei fenomeni musicali che a volte passano in sordina a causa del troppo rumore del mainstream.
Articolo del
30/01/2010 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|