Bigelf Bigelf + The Priestess live @ Tunnel - Milano, 13 febbraio 2010 Milano  13/02/2010 di Antonluigi Pecchia

Dopo i buoni riscontri ottenuti da pubblico e stampa in occasione del Progressive Nation Tour in compagnia di Dream Theater e Opeth, tornano a calcare i palchi europei i maestri del progressive rock Bigelf in un tour da headliner accompagnati dai giovani americani The Priestess. Giungono nel Bel Paese per due date e non potevo mancare alla data milanese di sabato 13 febbraio al Tunnel.

La platea è decisamente vuota quando i canadesi Priestess si presentano al pubblico. La band è giovane e ha solo un album all’attivo ma dalla prestazione a cui ho assistito, si tratta assolutamente di una promessa dell’hard rock. I brani – seppur siano semplici nella forma – convincono appieno grazie all’energia che possiedono, una forza tipicamente old school che solo le band anni ‘70/’80 sapevano proporre. Tempi veloci rockeggianti, assoli à go go per una setlist formata da dieci brani di “tutta polpa”. Complimenti alla band!

Si cambia palco e soprattutto si cambia totalmente genere musicale con l’esibizione dei padroni del tour, i Bigelf. La band anche se è solo la seconda volta che approda in Italia, non ha alcun bisogno di inutili presentazioni. Quindi il loro spettacolo inizia con The Evils Of Rock’n’Roll e prosegue in fretta con il rock’n’roll di Blackball e Hydra. Immediatamente i presenti vengono travolti dalla follia dei quattro maestri del prog rock non convenzionale. Dopo questa prima ondata di brani tratti dal loro ultimo Cheat The Gallows, la band decide di fare un tuffo nel passato con alcuni episodi tratti da Hex, ovvero: Pain Killers e la ballad Disappear. Poi si ritorna al presente con l’alienazione di Gravest Show On Earth e la ballata dai toni pinkfloydiani Money, It’s Pure Evil durante la quale il pubblico viene immediatamente incantato dalle atmosfere che solo questo quartetto riesce a dar vita e dal vivo i loro brani acquistano più calore ed emozione che su disco.
I quattro figli dei fiori concluderebbero qui la loro prestazione ma vedendo l’orologio - mancano ancora 10 minuti alle 22.00 - decidono di regalare come bis una versione veloce di Counting Sheep, concludendo la loro prestazione in modo analogo al loro ultimo album (con tanto di outro presente nella conclusione). Come già preannunciato, dopo un’ora e un quarto la band, dopo aver fatto i dovuti saluti e ringraziamento ai presenti, lascia il palco.

Abbiamo assistito a uno show impeccabile e stranamente senza alcuna presenza di una setlist; infatti a volte il carismatico e simpatico frontman Damon Fox ha preso in considerazione le richieste di brani fatte dal pubblico, accontentandoli senza alcuna sbavatura o imprecisione nell’eseguirli come dei veri e propri jukebox viventi, cosa assolutamente fuori dagli schemi convenzionali dei concerti. I Bigelf sono assolutamente dei professionisti, una realtà da cui anche i più grandi nomi della scena rock/metal dovrebbero imparare qualche cosa, anche sulla modestia di porsi nei confronti dei fans. Peccato che dopo diciannove anni di ottima carriera siano ancora sconosciuti ai più in Italia ma sicuramente si tratta di una grandissima realtà che meriterebbe la fama di tantissime altre band, come Dream Theater per esempio.
Articolo del  23/02/2010 -  ©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati