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Si dice che l'assassino torna sempre sulla scena del crimine, per essere sicuro di non aver lasciato indizi che lo possano compromettere. Ma se di impronte digitali e reperti per la scientifica ce ne sono fin troppi, il malvivente in questione o vuole farsi prendere, oppure se dietro ci sono i Calibro 35, allora vorrà mettervi in trappola.
Un'idea semplice e geniale quella di recuperare le migliori colonne sonore strumentali di film polizieschi italiani anni '70, riproponendole in veste moderna ma sempre con lo spirito di quel periodo. Dopo l'uscita lo scorso anno dell'omonimo disco d'esordio, la band composta da Enrico Gabrielli, fiati e organi (Afterhours), Massimo Martellotta, chitarre e lap steel (Stewart Copeland), Fabio Rondanini, batteria e percussioni (Niccolò Fabi) e da Luca Cavina, basso (Beatrice Antolini), questa sera presenta in anteprima i brani che compongono il nuovo album Ritornano quelli di...Calibro 35 (2010, Ghost Rec.). Sin dall'inizio l'approccio è diverso dai loro live passati; i Calibro, con i nuovi brani, hanno intrapreso una strada per alcuni versi leggermente differente. La chiave progressive italiana Settanta è presente, costante e perenne, ma la rivisitazione attuale è dichiaratamente più rock e attuale. Oltre a canzoni come Cinque bambole per la luna di agosto di Piero Umiliani, Il Consigliori di Riz Ortolani, Milano odia di Ennio Morricone, il quartetto propone anche brani inediti del nuovo cd, nel perfetto stile dei maestri della musica che li hanno ispirati per il loro progetto: Piombo in bocca, Convergere in Giambellino.
Un live lungo ed intenso di quasi due ore che però non stanca, anzi rinvigorisce la curiosità nel sentire capolavori di oltre trent'anni fa, risuonati ed apprezzati dalle generazioni attuali. Quello dei Calibro 35 è un metodo per diffondere una cultura ed un patrimonio nazionale ammirato da tutto il mondo.
Articolo del
24/02/2010 -
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