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Una grande serata di musica per un pubblico di fini intenditori, gente cresciuta al suono del Blues del Mississippi, poco disposta ad accettare modernità musicali che si chiamino elettronica, hip hop o indie music. Il concerto proposto da Allen Toussaint, compositore e pianista originario di New Orleans, città della musica, ci riporta alle radici di quella che è la musica moderna, parte dal Blues, ma contiene al suo interno varie sfumature che vanno dal Soul al Rhythm & Blues, e che sono ricche anche di accenni tipicamente Jazz.
Il tour è quello di The Bright Mississippi, titolo anche dell’ultimo album di Allen Toussaint, un’operazione tesa al recupero di quelli che restano i motivi fondamentali di tutta la musica moderna. Allen, un signore distinto e gentilissimo, un uomo che offre da sempre la sua vita alla sua musica, è accompagnato sul palco da musicisti del calibro di Herman Le Beaux jr, alla batteria, Roland Guerin, al basso, Renard Poche, alla chitarra elettrica, e Bryan Cayolle, al sassofono e dà nuova voce questa sera a brani di padri fondatori quali Louis Armstrong, Sidney Bechet, Jelly Roll Morton, King Oliver, Django Reinhardt, Thelonious Monk, e Duke Ellington. Il concerto è quello di una big band che riesce a far fluire musica come si trattasse dello scorrere di un fiume attraverso corridoi imprevedibili, a volte tortuosi, e grazie a passaggi ritmici assolutamente notevoli, di ottima qualità. Il sax tenore si alterna alla chitarra elettrica nelle partiture soliste, ma il tessuto armonico delle singole composizioni si regge come sempre sul pianoforte di Mr Allen Toussaint, un grande professionista, che ci regala brani come The Bright Mississippi di Thelonious Monk , Blue Drag di Django Reinhardt, Egyptian Fantasy di Sidney Bechet e Fortune Teller, un suo pezzo, diventato famoso però grazie alle interpretazioni che gli hanno dato grandi musicisti del Rock come i Rolling Stones o i Faces di Rod Stewart. Ogni tanto Mr Toussaint si diletta al canto, ma è il suo pianoforte il vero protagonista di una serata ricca di good vibes e di un groove a tratti esaltante che ha fatto battere le mani a tempo a tutto il pubblico presente, desideroso di partecipare, voglioso di farsi coinvolgere.
Un sogno, romantico e bello, un viaggio nella New Orleans di tanti anni fa, humus di un musicista come il non dimenticato Dr.John, che ad Allen Toussaint deve tutto.
Articolo del
28/03/2010 -
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