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Katya Sanna
La Via Delle Stelle
2013
CD autoprodotto
di
Leonardo Micheli
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Visionario. Apocalittico. Etereo. Come descrivere la musica di Katya Sanna? Come poterne afferrare il succo? In questa magistrale opera abbiamo un concentrato tale di creatività che risulta difficile anche al diretto interessato riuscirne a sintetizzare le peculiarità. Iniziamo con il dire che Katya Sanna (attiva al livello compositivo dal 1988) è una cantante vocalista e compositrice di melodie ed armonie che spaziano da atmosfere elettroniche, etniche ma anche romantiche e rarefatte. Come nei lavori precedenti anche ne "La Via Delle Stelle" i titoli dei brani sono ispirati da temi letterari, storiografici e antropologici tout court. Insomma oltre all'abilità artistica dal punto di vista compositivo si deve rimarcare una spiccata sensibilità culturale difficilmente rintracciabile altrove. "La Via Delle Stelle", uscito nel dicembre del 2013, sta ad indicare la via lattea che in un passato lontano era un punto di riferimento per il viandante che durante il pellegrinaggio doveva intraprendere il cammino che lo avrebbe condotto a Santiago de Compostela. E' interessante notare come il titolo di ogni traccia rimandi ad un significato specifico e dalle connotazioni profonde. Su tutti le seguenti mi hanno favorevolmente colpito: Mandria luminosa #1 è una traduzione in italiano di UL.HE parola usata dai sumeri per indicare le dodici costellazioni zodiacali. La rotta di Panspermia, è un' antica teoria secondo la quale la vita sulla terra sarebbe arrivata per mezzo di corpi celesti (meteore o stelle comete che attraversano lo spazio). Archenar deriva dal' arabo Al ahi al Nahrll e significa "la stella alla fine del fiume" ovvero la stella che fa parte della costellazione di Eriano ed è considerata la più luminosa dell' intera volta celeste, nonché la più vicina alla terra. Amasia, un nome ipotetico dato ad un supercontinente futuro che potrebbe derivare dalla fusione delle strutture continentali dell' Asia e dell' America del Nord. Freccia Del Tempo sta a significare la consapevolezza percettiva della direzione di scorrimento degli eventi temporali. Dopo il significato letterale veniamo alla musica. Riuscire ad individuare aggettivi validi per descrivere quest'opera richiede molta arguzia intellettiva. Andando ad intuito sembra quasi che Katya voglia trascinarci sul suono lunare. Astrarci dalla nostra quotidianità per immergerci in un universo fatto di stelle luminose, cataclismi, sistemi solari che permeano l' armonia di ogni pianeta. Stanley Kubrick avrebbe volentieri utilizzato una delle tante tracce (o forse tutte e dodici) per descrivere le scene epiche del film “2001, Odissea nello Spazio”.Una via lattea nell'interiorità umana proiettata al di fuori; verso altri mondi abitati da civiltà altre. Mi vengono in mente l'ambient e la musica sperimentale dei Lightwave, storico gruppo francese di metà anni ‘90. Le sinfonie spaziali di "Tycho Brahe" e di "Mundus Subterraneus". Una coltre onirica e ripetitiva che ossessiona e ammutolisce lo spettatore. Lo rende inerme, lo avvolge e lo proietta in uno stato di semi trance. Sullo sfondo la voce di Katya Sanna; un cantato che ci riempie di energia vitale. Ci dona l'attimo della maestosità di territori montuosi inesplorati. Di vastità oceaniche impossibili da vedere ad occhio nudo. Un viaggio astrale quanto mai lontano dalla realtà quotidiana. Un viaggio talmente profondo che vi prenderà per mano e vi condurrà nelle viscere del grembo materno. Là dove tutto scorre, nasce e si nutre. ”La Via Delle Stelle” è un' esperienza insolita ed unica. Non perdete tempo, ascoltatene tutti. Buon viaggio.
Articolo del
22/06/2014 -
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