Sono stati il punto di riferimento della scena “electro-pop” francese per quaranta anni, hanno offerto un intrattenimento raffinato e intelligente, si fanno chiamare Indochine e pubblicano finalmente una eccezionale raccolta di singoli che comprende il periodo 2001- 2021, quello più recente.
Alla fine di Novembre invece uscirà una seconda raccolta che andrà a ritroso nel tempo e riguarderà le due decadi comprese fra il 1981 e il 2001. Una sorta di “opera omnia”, molto ambiziosa, che non mancherà di soddisfare i tanti sostenitori della band che infatti hanno già fatto salire il disco - appena uscito - al numero 1 delle classifiche di vendite francesi. L’album è disponibile in due diverse edizioni: bellissima quella in vinile, che si articola su 5 dischi, altrettanto valida quella alternativa, che comprende tre cd. La “Singles Collection” degli Indochine, guidati dalla personalità carismatica di Nicola Sirkis, il “vocalist” della band, prevede anche un inedito, intitolato "Nos Célébrations", un brano di pop-rock molto ritmato e coinvolgente che, come al solito, strizza l’occhio all’elettronica.
Tutti i singoli degli Indochine sono dotati di una veste nuova e il suono risulta molto dinamico e - in certe occasioni - davvero travolgente. Tutto questo grazie al nuovo missaggio effettuato da Mick Guzauski, noto per le sue collaborazioni con i Daft Punk e con Pharrell Williams. Ascoltare le nuove versioni di brani molto noti come “Alice & June” , “Crash Me”, “Adora”, “Mao Boy” e “Traffic Girl” si rivela esercizio estremamente godibile, grazie a tutta una serie di “up-tempo” e di esaltanti “crescendo” che fanno bene all’anima. Da segnalare inoltre il lavoro svolto sulle ballate più lente, come “Le Grand Secret”, impreziosita dagli interventi vocali di Melissa Auf der Maur (ex Hole ed ex Smashing Pumkins) che duetta con Nicola Sirkis.
Alcuni singoli sono presenti anche in versione solo strumentale, è il caso di “Black Sky”, “Un Ange à Mi Table” e la sopra citata “Le Grand Secret”. Molto belle le nuove versioni di “J’ai demandè a la Lune” e di “Marilyn” , una “electro-pop ballad” molto ispirata, il cui “crescendo” ricorda molto “Goodbye Horses” , il mitico brano di Q Lazzarus, diventato famoso dopo essere stato inserito nella colonna sonora de “Il Silenzio degli Innocenti”.
In conclusione un box di grande valore, confezionato con gusto e con tanta dedizione verso il pubblico, che gli è rimasto affezionato e che non dimentica i vari messaggi di libertà, di amore, nonché le posizioni contro l’intolleranza e l’oscurantismo che gli Indochine hanno sempre appoggiato con forza in questi quaranta anni di pop-rock di grande classe. Da ascoltare.
Articolo del
07/09/2020 -
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