Nuovo album per Iggy Pop, the Man from Detroit, ex frontman degli Stooges, noto anche per la sua carriera solista, iniziata alla fine degli anni Settanta, dapprima in collaborazione con David Bowie e poi in perfetta solitudine.
Il disco si intitola “Montreux Jazz Festival 2023” e contiene la registrazione dell’intero concerto che si è svolto il 6 Luglio del 2023 presso il prestigioso Stravinski Auditorium di Montreux. Era la terza volta che Iggy si esibiva da quelle parti ma, in questa occasione, il suo prodigioso e incandescente “live act” è stato anche filmato. Infatti l’album comprende - oltre ad un cd dal vivo - anche un “blue ray” con l’imperdibile “footage” di quella sera.
Diciotto brani in tutto, pezzi che in parte ripercorrono la sua lunga carriera, attraverso classici come “The Passenger” e “Lust For Life”, ma anche brani più nuovi come “Modern Day Rip Off” e come “Frenzy”, pubblicati su “Every Loser”, l’ultimo suo album in studio. Iggy è accompagnato sul palco dalla sua band, o almeno quella degli ultimi anni, comprendente sette elementi, in un mix di musicisti francesi e americani: Sarah Lipstate (aka Noveller), alla chitarra elettrica, Leron Thomas e Corey King, ai fiati, Florian Pellissier, alle tastiere, Greg Fauque, alla chitarra, Kenny Ruby, al basso elettrico e Tibo Brandalise, alla batteria. Un gruppo molto affiatato, sempre pronto ad offrire il meglio per Iggy, che non è semplicemente il loro “datore di lavoro”, ma un vero e proprio idolo.
L’audio della registrazione è perfetto, sorprende la resa su disco dell’”interplay” fra gli strumenti a fiato e le chitarre elettriche, fra la sezione ritmica, che è strabordante, e la voce di Iggy, aggressiva e tonante, malgrado i 76 anni d’età. No, lui non vuole proprio saperne di invecchiare, ha ancora voglia di gridare ancora, vuole essere ancora il baluardo contro quelle montagne di falsità e di ipocrisia che investono il mondo intero, nella sfera privata e nel sociale. Il suo rock’n’roll è l’antidoto contro la morte, i suoi musicisti sono i suoi discepoli e lui non teme di schiantarsi sul palco o di perdere la voce: la sua prerogativa è dare tutto e farlo sempre.
Fuck! resta il suo grido di battaglia per un album viscerale e tonante che rivisita brani tratti da “The Idiot”, da “Lust For Life” e da “New Values” attraverso nuovi arrangiamenti che prevedono l’aggiunta di una sezione fiati, puntuale e ficcante. Alcuni fan degli Stooges hanno storto il naso di fronte a questa innovazione, che poi tanto nuova non è, perché fin dai tempi di “Funhouse”, Iggy aveva una predilezione per il free jazz di Coltrane e inseriva il sassofono del compianto Steve MacKay per emulare quel suono.
La scaletta dello show è molto dinamica e coesa, a cominciare dalla dirompente “Five Foot One” fino alle evocazioni drammatiche di “Tv Eye”, di “Raw Power” e di “Gimme Danger”. Molto indovinato il recupero di “Endless Sea” e di “Mass Production”, che vengono rese ancora più misteriose ed affascinanti dalle trombe di Leron Thomas e di Corey King. Immancabili “Down On The Street”, “Loose” e “Search And Destroy”.
Un disco fantastico che dimostra come la proposta musicale di Iggy Pop sia quanto mai attuale e come il suo hard rock di base possa essere in qualche modo nutrito da elementi di jazz d’avanguardia che vadano ad arricchire uno show che rimane feroce ed intenso come sempre, come solo lui sa fare. Imperdibile.
Articolo del
27/01/2025 -
©2002 - 2025 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
|