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Anna B. Savage
You & I Are Earth
2025
City Slang
di
Giancarlo De Chirico
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Terzo album per Anna B Savage, autrice ed interprete, cresciuta a Londra e figlia di due cantanti d’opera.
Da qualche tempo però Anna si è trasferita in Irlanda e vive in un villaggio del Donegal, a stretto contatto con la Natura. Il nuovo disco riflette pienamente questa sua nuova situazione esistenziale, che è anche un momento di crescita personale e di scoperta dell’altro, il ragazzo poco più giovane di lei con cui sta vivendo una bellissima storia d’amore.
Il disco si intitola “You & I Are Earth” ed è insieme una testimonianza di attaccamento alla terra di Irlanda e una lettera d’amore al suo compagno. Da un punto di vista strettamente musicale l’album si apre a quelle soluzioni “underground” proposte dal nuovo folk irlandese ed infatti il disco è stato prodotto da John Spud Murphy, noto per i suoi lavori con Lankum e Black Midi.
La voce di Anna inoltre – a metà strada fra quella di una cantante lirica e di una folk singer - aggiunge ulteriori elementi innovativi al disco che si lascia apprezzare per dieci ballate piacevolmente ispirate, arricchite da testi di grande spessore poetico. Non bisogna dimenticare che Anna B. Savage ha studiato poesia in un College di Manchester dove due professori irlandesi l’hanno messa in contatto con l’arte poetica di Seamus Heaney, uno dei più grani poeti irlandesi dell’età moderna.
Ma andiamo ad analizzare i singoli brani del disco: “Talk To Me” e “Lighthouse” sono delle “folk ballad” acustiche di pregio, mentre con “Donegal” si sale di livello grazie alla intensità della “performance” vocale di Anna. Le canzoni echeggiano gli elementi della Natura, dal rumore del vento, al fragore delle onde fino al canto degli uccelli. Là dove non arrivano i “field recording” ci pensano i musicisti che hanno collaborato con Anna in sala di incisione a dare una idea di quei suoni attraverso i loro strumenti. “Big & Wild” , potrebbero essere gli aggettivi giusti per descrivere il mare d’Irlanda, ma vanno bene anche per un amore. “Mo Cheol Thù”, che in gaelico significa “tu sei la mia musica”, un modo antico per dire “ti amo”.
E poi ancora “I Reach For You In My Sleep”, una “folk ballad” ricca di armonie, una canzone d’amore che racconta di una intimità che va oltre il sesso e ti porta a raggiungere l’altra persona in momenti d’estasi, unici e irripetibili, dove si diventa una cosa sola. “You & I Are Earth”, frase incisa su una lastra trovata in una fogna londinese, te ed io siamo la Terra, ci mescoliamo nell’acqua, ci rotoliamo nel fango, in una alchimia rara fatta di elementi presenti in natura e di sentimenti propri dell’animo umano. Un album quanto mai aperto, una scrittura semplice e diretta, che ha messo da parte la rabbia e la frustrazione degli album precedenti.
Il disco ideale per scoprire questa nuova interprete della scena folk inglese/irlandese, una occasione da non mancare.
Articolo del
03/02/2025 -
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