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Coco Rosie
Little Death Wishes
2025
Joyful Noise / Goodfellas
di
Giancarlo De Chirico
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Nuovo album per le CocoRosie, al secolo le sorelle Bianca e Sierra Casady. Si tratta dell’ottavo disco in carriera e del primo lavoro per la Joyful Noise. L’album si intitola “Little Death Wishes” ed è un vero e proprio compendio dell’estetica di avanguardia, spesso bizzarra e talvolta brutale che ha distinto la sigla CocoRosie.
Dodici tracce originali che mettono in musica le difficoltà oggettive, le problematiche relazionali e la precarietà della vita di quelle donne americane che cercano di essere libere in una società come quella di adesso, in rapida trasformazione, ma verso il peggio. Un album audace, pericoloso e irriverente in perfetta linea con tutta la loro produzione precedente all’interno della scena “indie”.
Amare si traduce spesso in un danno, ma Bianca e Sierra Casady - attraverso le loro storie fortemente connotate e drammatiche - sono riuscite a trasformare la sofferenza in nuova consapevolezza, a far nascere un fiore dal fango o un sentimento delicato di fronte ad un deposito di detriti. “Little Death Wishes” è carico di riferimenti alla cultura Pop, messi insieme però in una maniera così originale e volutamente irritante che talvolta rasenta il “kitsch”.
Canzoni come “Wait For Me”, “Yesterday”, “Paper Boat”, “Nothing But Garbage” e “No Need For Money” rappresentano bene lo stile delle sorelle Casady, sempre a metà strada fra musica pop, elettronica e “noise”, ma che non disdegna accenni melodici. Da segnalare inoltre un elemento fondamentale nell’estetica CocoRosie: l’interpretazione vocale, che su questo album aggiunge ingredienti importanti e ancora una volta sorprendenti.
Un canto libero e imprevedibile (che asseconda la loro natura), che è capace di toccare corde molto intime e delicate, ma che sa anche essere provocatorio ed insultante. Elementi lirici e citazioni barocche convivono con “glitch” elettronici e con la “trap” dei nostri giorni, il tutto all’interno di un pop moderno, di un approccio che talvolta sembra fragile, infantile, ma che riesce a tirare fuori l’anima dalle cose, dalle situazioni che descrive, grazie a tanta autoironia e ad un indovinato ricorso al grottesco. Da ascoltare.
Articolo del
04/04/2025 -
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