Uscito il 14 marzo 2025 per Heavy Psych Sounds l’ultimo album dei Nightstalker, “Return From The Point of No Return”, un album grintoso, dove il sound caratteristico di questo gruppo heavy rock greco è ancor più pieno ed intenso.
Si tratta del settimo album dei Nightstalker, un prodotto musicale che trascende la loro produzione musicale precedente e dove la voce di Argy Galiatsatos è il filo conduttore di una serie di pezzi che oscillano fra momenti più spinti e momenti più riflessivi, ma comunque sempre pieni di grande tensione emotiva.
La storia ormai ultraventennale dei Nightstalker dimostra come questo gruppo non segue le tendenze musicali del momento, ma è invece una vera e propria avanguardia rock e questo nuovo prodotto musicale lo dimostra pienamente.
Formatisi in Grecia, alla fine del 1989, grazie al cantante, e all'epoca anche batterista, Argy Galiatsatos, i Nightstalker sono riusciti a fondere il filone heavy rock con ritmi più funky, creando così un genere abbastanza caratteristico, mantenendo peraltro quella genuinità che invece altri gruppi rock, nel loro percorso musicale, spesso hanno perso.
Dimostrazione ne è quello che può essere considerato il loro capolavoro: "Dead Rock Commandos" (2012), un album dai bassi intensi e dai riff entusiasmanti, fusi in un mix dove risalta continuamente la potenza della voce di Argy, che è l’essenza della musica dei Nightstalker. Con “Return From The Point of No Return” i Nightstalker fanno ancora un passo in avanti, regalando all’ascoltatore un album di rock genuino e potente, dove questi artisti superano loro stessi.
Fra tutti risaltano alcuni pezzi, come la track title, “Return From The Point Of No Return”, che è un rock duro, vagamente old fashion, con distorsioni di chitarra molto classiche che sostengono all’infinito la voce per poi confluire in un bel assolo, e dove le parole parlano di una solitudine esistenziale voluta.
“Shallow Grave” stupisce per l’inizio in acustico con la voce profonda che ben si sposa al riff iniziale, ogni tanto interrotta da una pennata di chitarra, una ballade malinconica dove la musica è perfettamente adatta alle parole, che dopo aver tracciato l’inizio di una triste cantilena lasciano lo spazio al wah wah di chitarra per poi riprendere e infine aprire all’assolo di chitarra. Un pezzo ben congegnato e musicalmente suddiviso in due parti, la prima riflessiva, la seconda di impatto.
Non è da meno “Uncut”, con quel dialogo a tre fra batteria, chitarra e basso, una sorta di cavalcata iniziale che serve ad aprire spazio a un sostanzioso riff di chitarra e infine alla voce che narra delle delusioni della vita.
Disponibile in vinile in varie edizioni, ma anche in CD digipack e digitale, “Return From The Point of No Return” è un album che gli amanti del vero rock non possono farsi mancare.
TRACKLIST 1. Dust 2. Heavy Trippin 3. Uncut 4. Return From The Point Of No Return 5. Shipwrecked Powder Monkey 6. Shallow Grave 7. Falling Inside 8. Flying Mode
LINE UP Argy Galiatsatos (voce), Andreas Lagios (basso), Tolis Motsios (chitarre), Dinos Roulos (batteria)
Articolo del
07/04/2025 -
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