Non male neanche questa come annata. Alla faccia di quanti si affannano a convincerci che l’età dell’oro della pop music è bella che tramontata da un ventennio (se non da un quarantennio) anche il 2010 ha offerto molto, in termini di PEZZI (o CANZONI o MP3 o TRACKS che dir si voglia) belli, originali e con il sound "giusto" per questi nostri tempi neo-millenari. Canzoni che ricorderemo anche in futuro, e che a loro volta ci ricorderanno il 2010.
E anche quest’anno si è chiusa nei tempi previsti la nostra annuale poll redazionale che come tutti sapete consiste in: A) recuperare anche telefonicamente e andando sul posto le TOP 10 individuali di tutti i pigri e/o recalcitranti collaboratori di Extra! Music Magazine; B) “pesare” le suddette liste con criteri non proprio scientifici ma quasi; C) compattare il tutto fino a giungere alla (da 5 anni ormai) tradizionale classifica delle singole 10 TRACKS o CANZONI o MP3 o PEZZI che dir si voglia, che nel 2010 ci sono piaciute di più e/o sono state le più innovative e/o le più emozionalmente coinvolgenti.
Inutile ripetere per l’ennesima volta perché dalle nostre parti schiviamo le consuete, vetuste classifiche dei migliori album dell’anno. Tuttavia, a beneficio degli ultimi arrivati, può essere utile tagliare e incollare, e riproporre, quanto già spiegato lo scorso anno: “gli Album dalle nostre parti sono ritenuti roba del secolo scorso, buoni solo per le recensioni in quanto consentono di avere una più larga panoramica degli artisti o delle band trattate. Gli Album passano (e spesso ascoltati nella loro interezza annoiano), le Canzoni restano. E’ questa la filosofia (di ritorno) del nuovo Millennio, a cui aderiamo pienamente e convintamente”.
E andiamo dunque a rivelare chi è il successore di Two Weeks dei Grizzly Bear vincitore della nostra POLL nel 2009, di Time To Pretend dei MGMT, dominatore nel 2008, di All I Need dei Radiohead, n.1 nel 2007, e di Steady As She Goes dei Raconteurs, campione nel 2006. Come di consueto: fiato alle trombe, rullo di tamburi ed entrino di gran carriera nani, ballerine e cavallini danzanti: nel 2010 il nostro PEZZO preferito è stato...
1) Arcade Fire – The Suburbs (da “The Suburbs”)
Ebbene sì: dopo il podio sfiorato nel 2007 (con Intervention da Neon Bible che si piazzò al quarto posto), finalmente il miglior pezzo dell’anno è degli Arcade Fire, ovvero dell’unico gruppo al mondo che riesca a mettere d’accordo bowiani e springsteeniani, un’impresa non da poco. E’ risultato chiaro fin da subito che si sarebbe imposta la band canadese condotta dal duo marito-moglie Win Butler & Regine Chassagne, dato che in tanti, fra noi, hanno indicato tra le loro preferenze almeno un brano proveniente da The Suburbs, l’album della “consacrazione” degli Arcade Fire, come un po’ tutti l’hanno (giustamente) definito. I più votati sono stati Ready To Start e la title-track e alla fine ha prevalso quest’ultima, seppur di una mera incollatura. Intrisa di una morbida malinconia e accompagnata da un video da urlo di Spike Jonze, The Suburbs riassume in sé il concept dell’album: le oziose periferie delle grandi metropoli che improvvisamente, quando meno te l’aspetti, si possono trasformare in uno scenario da incubo se non da guerriglia urbana. Una poetica avvolgente che ha stregato anche il nostro recensore Antonello Cacciotto, che all’inizio dell’autunno scriveva:
"[…]Non è un caso che le periferie, i sobborghi, i suburbs del titolo siano subito lo scenario dove si raccontano i fatti, dove si proiettano i ricordi, come a voler marcare subito l’inquadratura: il pianoforte che si muove a mo’ di honky-pop, su un ritmo quasi da banda nella title track: “Sometimes I can't believe it I'm movin' past the feeling”. Come in un giro in automobile (“ruba le chiavi alla mamma: ce ne stiamo andando”), per vedere (o rivedere) i luoghi di un tempo, i luoghi di un’adolescenza, o comunque di un tempo lontano, diverso, disperati: “e mi dicesti che non saremmo mai sopravvissuti”.
Fenomenali anche dal vivo, gli Arcade Fire, che il 2 settembre erano di scena a Bologna per quello che è stato (forse) il concerto dell’anno di grazia 2010. C’è andato il nostro Marco Jeannin che ha poi riportato senza mezzi termini:
“Veniamo subito al sodo, gli Arcade Fire ormai fanno spavento. Sanno cosa vogliono, sanno come dirtelo, sanno come suonartelo e tu rimani contro ogni tua capacità psichica oggettiva schiavo del loro suono. Hanno perso un po' di leggerezza e di giocosità, sia per quanto riguarda la dimensione album sia per quanto riguarda quella live (chiedere a chi c'era a Ferrara 2007), ma signori, qui non stiamo più parlando di una band agli esordi, ma di serial killer musicali.”
Key lyrics (per quelli che, quando si parla di distruzione, preferiscono tirarsi fuori):
I just can't understand How I want a daughter while I'm still young I want to hold her hand Show her some beauty Before this damage is done But if it's too much to ask If it's too much to ask Send me a son
2) Caribou – Odessa (da “Swim”)
Gli Arcade Fire hanno prevalso ma sono stati a lungo tallonati dal loro compatriota Dan Snaith, alias Caribou, che ha ceduto solo all’ultimo spoglio finale e senza alcuna possibilità di riconteggio. Con il suo album del 2010, Swim, l’uomo che in passato ha usato l’orrendo moniker Manitoba ha alfin trovato un’efficace via elettronica alla psichedelia. Ancor più convincente per via dell’inclusione di un brano, Odessa, che è stato uno dei più amati (e ballati) dell’anno nelle tante indie-disco sparse per la Penisola, le stesse celebrate da Neil Hannon alias The Divine Comedy in un altro singolo che forse meritava maggior fortuna. Come ha puntualmente osservato la nostra Maria Francesca Palermo nella sua recensione in data 22 aprile:
““Swim” si presenta come l’ulteriore tassello di un’estetica elettronica dalla filigrana sempre abbastanza fine ma che ora si propone quale manifesto dedito più alla dance da ‘psicosi’ post-clubbing che a quel tipico sperimentalismo floreale che caratterizzò, invece, i primi due capolavori.”
E quindi, in relazione al pezzo forte del disco:
“In apertura "Odessa" anticipa sommariamente quello che seguirà, e fra allusioni e notturni vocalizzi avanza ascetica prima di ritirarsi in un ritornello dal ritmo più incalzante ("she can say / she can say / she can say / who knows what shes gonna say").”
A fine novembre Caribou/Dan Snaith (ri)approdava in Italia per un trionfale tour da tutto esaurito. Alla data di Roma si è recato Emanuele Tamagnini di Nerds Attack, che nel suo report poi ripreso come d’abitudine da Extra! ha mostrato di apprezzare alquanto:
“Caribou nuovo signore della techno, che rielabora e riarrangia quasi improvvisando sul palco, multistrumentalizzando lo show e trasformandolo in una sorta di unica-prolungata operazione di remixaggio. Classe e talento.”
Key lyrics (per quelli che qualunque cosa li aiuti a tirare avanti la notte, va comunque bene):
Feeling low, and scared that he'll say Do you know how overtime you drove her away Saving up to, the day when she goes The day that she stands up for everything that she chose She can say, she can say, she can say She can say, she can say, she can say Who knows what she’s gonna say
3) The National – Bloodbuzz Ohio (da “High Violet”)
Per la prima volta con High Violet, loro quinto album, i National hanno dato l’impressione di accusare un po’ di stanchezza creativa. La formula – il consueto mix di americana e Dark Wave inglese anni Ottanta – probabilmente è stata fin troppo sfruttata. Sempre meglio loro, comunque, dei colleghi newyorkesi Interpol che sembrano arrivati alla frutta: quantomeno High Violet contiene una perla come il singolo Bloodbuzz Ohio che in molti hanno dimostrato di apprezzare e che sale pertanto, meritatamente, sul terzo gradino del podio. La nostra Maria Francesca Palermo, nel recensire High Violet lo scorso giugno, lo descriveva così:
“C’è stile negli arrangiamenti, pause e riprese sono quelle giuste. Arriva così, anche, l’ennesimo gioiellino dell’album: "Bloodbuzz Ohio" rompe la rassegnazione delle tracce precedenti consegnando un andamento di tono più incalzante.”
E quindi, più in generale, sull’ultima prova dei National:
“Vagamente già sentito ma comunque un album fresco e rigoroso, poiché costruito e lavorato in modo molto personale. "High Violet" non si scrolla facilmente di dosso e ha tutta l’aria di voler essere un lavoro semi-eterno. Perché? Parafrasando una poesia di Emerson, perché riesce a conservare nel mezzo della folla con perfetta dolcezza quell’indipendenza della solitudine che solo i grandi sanno dimostrare di possedere.”
Key lyrics (per chi si continua a chiedere come faccia Paul a dormire la notte):
I was carried to Ohio in a swarm of bees I'll never marry but Ohio don't remember me I still owe money to the money to the money I owe I never thought about love when I thought about home I still owe money to the money to the money I owe The floors are falling out from everybody I know I'm on a blood buzz
4) The Drums – Let’s Go Surfing (da “The Drums”)
Lo so, lo so: Let’s Go Surfing in origine era comparso nel 2009 all’interno di Summertime, EP d’esordio dei giovanissimi brooklynesi The Drums, ma qui in Italia – che ci volete fare… - è decollato solo quest’anno dopo la pubblicazione dell’omonimo disco d’esordio della band, ed è diventato uno degli indie-tormentoni dell’estate. Il pezzo, d’altro canto, è ir-re-si-sti-bi-le. Se Brian Wilson avesse quarant’anni di meno e iniziasse a far musica adesso, le sue canzoni probabilmente suonerebbero così. Questo quanto ne ha scritto il nostro Eugenio Vicedomini nel recensire The Drums lo scorso agosto:
“...è utile analizzare il brano "Let’s Go Surfing" sul quale è modellato gran parte dell’album: sembra un pezzo dei Beach Boys reinterpretato dai Joy Division caratterizzato dalle pulsazioni di un basso ossessivo, dagli accordi di una chitarra vintage ricca di riverbero e dalla voce lamentosa del cantante mentre il fischietto di sottofondo serve a stemperare i fumi di Manchester donando al pezzo un alone di vaga spensieratezza. Questa è l’alchimia sonora che caratterizza gran parte del disco: un indie pop piuttosto party-oriented dall’atmosfera gaia e ballabile, corredato da una timbrica vocale un po’ cupa che segue i canoni new wave anni ’80.”
Key lyrics (per tutti quelli che hanno bisogno di aiuto per poter mantenere i piedi in terra):
Wake up, it's a beautiful morning Honey, while the sun is still shining Wake up, would you like to go with me? Honey, take a run down to the beach Oh, mama I wanna go surfing Oh, mama I don't care about nothing
5) MGMT – Siberian Breaks (da “Congratulations”)
Manca, nel secondo album del duo brooklynese MGMT, il pezzo -killer come Time To Pretend (vincitore della nostra poll due anni fa) o Kids. Ma Congratulations non ha demeritato affatto, e conferma che per freschezza e inventiva pop, attualmente Ben Goldwasser e Andrew VanWyngarden sono una spanna al di sopra della concorrenza. Inoltre con Siberian Breaks hanno dato vita ad un'inattesa, straordinaria suite psych-progressive di quasi 10 minuti, con un movimento centrale che pare composto per essere cantato dal miglior Leonard Cohen. Originali? Secondo il sottoscritto sì, mentre la nostra Angelica Scardigno, nel recensire Congratulations, si è mostrata un filino più scettica:
“Non hanno innovato nulla e non hanno creato correnti nuove o nuove mode: ma hanno avuto il coraggio (non da poco) di lasciare a casa pretese da hit e rustici momenti lo-fi per creare qualcosa che piacesse, punto e basta. Hanno fatto del glam ironico, hanno proposto atmosfere sane e ingenue con una brillantezza pulita e colorata quasi come se ci si trovasse nuovamente ai tempi in cui il divertimento dello Studio 54 si faceva democratico. A questo punto, perché negar loro gli applausi?”
Key lyrics (per chi pensa che sia più facile vivere con gli occhi chiusi, equivocando su tutto quello che si vede):
The empty sky surrounds me but I can't see at all Wide open arms can feel so cold And you can sit beside me and tell me what it's worth But I hope I die before i get sold I hope I die before I get sold I'd rather die before I get sold
6) Black Mountain – The Hair Song
I nuovi Led Zeppelin? Può darsi, e il loro terzo album Wilderness Heart ha lasciati tutti un po’ freddini: a che pro infatti, tornare a schitarrare come se fossimo ancora nel 1972? Detto questo, ogni annata che si rispetti ha il suo bel brano rockettaro, e nel 2010 il migliore lo hanno fornito proprio i canadesi Black Mountain. E va bene così, perché “la canzone dei capelli” rocca e rolla alla grande e le voci di Stephen McBean e Amber Webber hanno poco da invidiare a quelle di Robert Plant e Sandy Denny ai bei tempi che furono. Ecco come l’ha descritta la nostra Valentina Gianfermo nella sua recensione di Wilderness Heart il 2 ottobre scorso:
“Quando si mette nel lettore "Wilderness Heart" parte a bomba "The Hair Song" che, da sola, ci lascia senza parole per l'impatto che riesce a trasferire direttamente alla psiche dell'ascoltatore; ci si ritrova subito immersi in un panorama selvaggio, cavalcando nella natura pura e gelida delle lande da cui i Black Mountain provengono: si sentono, e si sognano, gli odori del Canada e i ghiacci della limitrofa Alaska.”
Si dice che il loro potenziale, i Black Mountain riescano ad esprimerlo meglio dal vivo? Alla data di Roma del 1° ottobre scorso ha presenziato il nostro Giancarlo De Chirico, ma qualche dubbio gli è rimasto lo stesso, come ha evidenziato nel suo accurato report:
“Siamo di fronte ad una piccola Enciclopedia del Rock o ad una nuova band? Calma, don’t panic, il concerto è di grande impatto, la bravura tecnica del gruppo e la linea compositiva dei singoli brani sono di livello molto alto. L’originalità è salva, questo è fuori discussione. Soltanto che l’abitudine all’ascolto ci porta irrimediabilmente a guardare cosa si nasconde dietro certi approcci musicali. Vuoi vedere che dopo tanti anni di musicalità innovativa, adesso non c’è cosa migliore da fare nel Rock che guardarsi indietro per poter andare avanti bene?”
Key lyrics (per chi non crede più nei Beatles ma solo a Yoko):
Let the whole world turn you on!
7) Massimo Volume – Litio (da “Cattive abitudini”)
E’ stata senza dubbio la reunion italiana dell’anno, quella dei bolognesi Massimo Volume, tornati in circolazione dopo otto anni di silenzio con un nuovo album, Cattive abitudini, che è piaciuto a molti. Forse (anche) per via del bel testo del poetizzante Mimì Clementi, il pezzo che più ha colpito i redattori del nostro magazine non è stato il singolo Fausto ma Litio, votato quasi all’unanimità dagli estimatori di questa piccola grande indie-band ormai entrata nella storia del (post)rock made in Italy. Hanno riscosso grande successo, i Massimo Volume, anche nelle loro date dal vivo, sempre affollatissime. A quella di Roma del 2 dicembre ha presenziato il nostro Giuseppe detto “Il console” a cui lo spettacolo proposto è decisamente piaciuto, come ha puntualmente riportato:
“Il suono è pieno e avvolgente, a tratti le due chitarre sconfinano in intrecci quasi shoegaze, sicuramente da navigati post-rocker, mentre il primo “grazie” di Mimì arriva dopo "Litio", hit che ci ricorda di Leo: “sembravi un De Niro allucinato/capitato lì per caso”. Poi un saliscendi tra poetica riflessione del sempre presente passato provinciale ("Avevi fretta di andartene", "Via Vasco de Gama"), aperture melodiche da ballata di incontri mancati ("La bellezza violata") e rabbia poetica (“Scuoti i tuoi angeli drogati Fausto”). E si capisce come "Cattive abitudini" si inserisca appieno nel solco della storia antica e oramai classica dei Massimo Volume […]”
Key lyrics (per quelli che ritengono che diventare un eroe della classe lavoratrice sia il massimo):
Dicevi che il litio ti aveva cambiato I tuoi pensieri erano puliti adesso, ma sbiaditi, come vecchie lenzuola stese al sole ad asciugare Ti ho visto una sera nella pubblicità di una birra coi tuoi anelli da baro e le guance smagrite Parevi un De Niro allucinato capitato lì per caso
8) Beach House – Norway (da “Teen Dream”)
“Dream-pop” o “shoegaze” di ritorno: chiamatelo come vi pare. Ciò che è certo è che il duo di Baltimora Beach House possiede una sensibilità pop che gente come gli Slowdive o i Chapterhouse – per citare due band associate con la “prima ondata” del genere – si potevano solo sognare. Teen Dream è stato giustamente elogiato come uno dei migliori album del 2010; e anche la nostra redazione non è rimasta esente dal fascino dei Beach House, eleggendo nella Top 10 Norway, la canzone certamente più “radiofonica” di tutto il disco. Recensendo Teen Dream in anteprima lo scorso gennaio, il nostro Andrea Belcastro aveva buon gioco nello spiegare che:
““Zebra”, “Silver Soul”, “Norway”, “Walk In The Park”. Meritano di essere citate tutte insieme, come fossero un blocco granitico. Ma non immaginatele come una roccia grezza e dura, tutt’altro. Un sogno pop, quattro brani dalla bellezza incommensurabile che spingono verso pianeti lontani e verso orizzonti che solo nei mondi onirici possiamo sperare di accarezzare. Sogni della gioventù, sogni ‘impressionati’ su disco dai Beach House. Tangibili emozioni, costruite su melodie, strutture armoniche ed arrangiamenti dall’architettura fantasiosa e miracolosamente incastrati in un vortice sinestetico che eleva all’infinito l’insegnamento degli Zombies e di Brian Wilson.”
Key lyrics (per quelli che credono che in realtà il tricheco fosse Paul):
We were sleeping till you came along With your diamond heart You let us in the wooden house To share in all the wealth Don't you know it's true? Norway eeeay eeeaaaay ay-ay-ay
9) Grinderman - Mickey Mouse And The Goodbye Man (da “Grinderman 2”)
Dopo trent’anni di carriera, Nick Cave continua a sorprendere. Chi lo attendeva al varco, certo che il secondo episodio del progetto parallelo Grinderman sarebbe stato un mesto replay del primo album, è rimasto frustrato, anche perché Grinderman 2 contiene tre-quattro nuove canzoni davvero ottime. Tra queste, certamente il singolo Heathen Child e, per quanto riguarda l’apprezzamento della nostra redazione, la folgorante Mickey Mouse And The Goodbye Man che ottiene un pregevole nono posto nella poll di fine anno. Questo il giudizio del nostro Marco Casciani nella sua recente recensione dell’album:
“La discesa negli inferi, stavolta, la si compie ascoltando con attenzione le nove tracce di questo album, dal bellissimo attacco di "Mickey Mouse And The Goodbye Man" passando per "When My Baby Comes" e la delirante "Evil" e concludendo con "Bellringer Blues". Blues appunto: anche questo sono i Grinderman, che decidono di unirlo a quel Garage e quel Post Punk che spesso hanno contraddistinto i progetti di Cave.”
Key lyrics (per quelli che credono che “Dio-sia-un-concetto-tramite-cui- misuriamo-il-nostro- dolore”):
I woke up this morning I thought what am I doing here? My brother he starts raging! Watch him rising see him howling! And he sucked her and sucked her dry And he bit at me and said goodbye Up on the twenty-ninth floor
10) Band Of Horses – Laredo (da “Infinite Arms”)
Ok: la band del South Carolina non è affatto il futuro dell’indie-rock, come troppi recensori di bocca buona l’hanno definita, ma la qualità del songwriting di Ben Bridwell & Co. è ineccepibile, ed è alla base del successo del terzo album dei Band Of Horses Infinite Arms, una delle migliori produzioni Sub Pop degli ultimi anni, pur con i suoi tanti picchi e valli. La splendida Laredo è perfino riuscita ad essere passata dalle radio mainstream, risultato non da poco, ed è stata votata da parecchi di noi: ovviamente da Andrea Belcastro che lo scorso maggio aveva dato un giudizio complessivamente positivo di Infinite Arms:
“Difficile immaginare un incipit migliore per un disco. Tre canzoni di eccellente qualità, tra ritornelli efficaci, melodie pulite e arrangiamenti curati con raffinata precisione. Il primo singolo "Compliments", ma soprattutto brani come "Factory" e "Laredo" sono un biglietto da visita assolutamente invidiabile e che invitano nel miglior modo possibile l’ascoltatore ad avventurarsi nella terza, nuova, fatica dei Band Of Horses.”
Key lyrics (per chi non si sorprende più di tanto se vede un UFO volare su New York):
Gonna take a trip to Laredo Gonna take a dip in the lake Oh, I'm at a crossroads with myself I don't got no one else And possibilities at the door I won't be needing them anymore Oh, is this the first time in your life? It's hard just to get by But oh, my love, don't you even know? And oh, my love, are you really gone?
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Ed ecco di seguito le Top 10 personali dei collaboratori (interni ed esterni) di Extra! Music Magazine, in rigoroso ordine alfabetico.
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Andrea Belcastro
1) Beach House - Norway 2) The Morning Benders - Promises 3) Beach House - Walk In The Park 4) Warpaint - Undertow 5) No Age - Sorts 6) Cloud Nothings - You Are Opening 7) Sun Kil Moon - Alesund 8) Fionn Regan - Lord Help My Poor Soul 9) Band Of Horses - Laredo 10) Gorilaz feat. Lou Reed - Some Kind Of Nature
Antonio Benforte
1) Arcade Fire - Ready To Start 2) Badly Drawn Boy - Too Many Miracles 3) Interpol - Barricade 4) Massimo Volume - Litio 5) Kanye West & Bon Iver - Lost In The World 6) Ministri - Gli alberi 7) Adam Green - Breaking Locks 8) Neil Young - Walk With Me 9) Vampire Weekend - Cousins 10) Bonaparte - Boycott Everything
Claudio Biffi
1) Arcade Fire - Deep Blue 2) Caribou - Odessa 3) Drugstore Fanatics - Hangman 4) The Sunshine Underground - Change Your Mind 5) Broken Bells - Mongrel Heart 6) Scissor Sisters - Fire With Fire 7) Cesare Cremonini - Mondo 8) Stone Temple Pilots - Cinnamon 9) MGMT - Siberian Breaks 10) The Script - For The First Time
Antonello Cacciotto
1) Arcade Fire - Suburban War 2) The Hold Steady - Soft In The Center 3) Broken Social Scene – World Sick 4) The National - Bloodbuzz Ohio 5) The Black Angels - Entrance Song 6) The Black Keys - Everlasting Light 7) Black Mountain - The Hair Song 8) The Coral - Roving Jewel 9) Eels - Little Bird 10) Tom Petty - I Should Have Known It
Marco Casciani
1) Neil Young - Walk With Me 2) The Jim Jones Revue - High Horse 3) Swans - You Fuckin’ People Make Me Sick 4) Grinderman - Mickey Mouse And The Goodbye Man 5) Bologna Violenta - Trapianti giapponesi 6) Monkey Island - Back To The Stoneage 7) Calibro 35 - Eurocrime 8) Melvins - The Water Glass 9) …A Toys Orchestra – Celentano 10) Grenouille - In Italia non si può fare la rivoluzione
Giuseppe Celano
1) Shining - BlackJazz Deathtrance 2) Sleepy Sun – Marina 3) Samsara Blues Experiment - Center Of The Sun 4) Massimo Volume – Litio 5) Grinderman – Kitchenette 6) Black Mountain - The Hair Song 7) The Black Angels - Entrance Song 8) Zoroaster - Odissey 9) Antony & The Johnsons - Ghost 10) Wino – Old And Alone
Flavia Ciamarone
1) Black Keys - Tighten Up 2) The Black Angels - Phosphene Dream 3) Massimo Volume - La Bellezza Violata 4) Unkle feat. Sleepy Sun - Follow Me Down 5) Kula Shaker - Only Love 6) Black Mountain - The Hair Song 7) Tre Allegri Ragazzi Morti - La Cattedrale di Palermo 8) Sleepy Sun - Wild Machines 9) The National - Bloodbuzz Ohio 10) Them Crooked Vultures - No One Loves Me & Neither Do I
Luca D’Ambrosio (per gentile concessione di www.musicletter.it)
1) Giant Sand - Love A Loser 2) Avi Buffalo – Remember Last Time 3) Four Tet – Love Cry 4) Robert Scott - The Moon Upstairs 5) Isobel Campbell And Mark Lanegan – Lately 6) Roky Erickson with Okkervil River – Goodbye Sweet Dreams 7) Belle & Sebastian – I Didn't See It Coming 8) Eels – Little Bird 9) Beach House – Silver Soul 10) Motorama – Compass
Giancarlo De Chirico
1) Micah P. Hinson - Seven Horses Seen 2) Serj Tankian - Peace Be Revenged 3) Elton John & Leon Russell - If It Wasn’t For Bad 4) Elvis Costello - All These Strangers 5) Tom Petty & The Heartbreakers - The Trip To Pirate’s Cove 6) Antony & The Johnsons - Thank You For Your Love 7) Joanna Newsom - You And Me, Bess 8) John Grant - Where Dreams Go To Die 9) Mark Lanegan & Isobel Campbell - We Die And See Beauty Reign 10) Giant Sand - Fields Of Green
Degio De Giorgis
1) The National - Afraid of Everyone 2) Motel Connection - Would Prefer Not 3) Kele - Tenderoni 4) Trent Reznor and Atticus Ross - It Catches Up With You (The Social Network OST) 5) Arcade Fire - Ready To Start 6) Minus the Bear - My Time 7) Foals - Miami 8) LCD Soundsystem - Drunk Girls 9) Caribou - Odessa 10) Monster Magnet - Mastermind Bianca De Luca
1) Green Day feat American Idiot Cast - 21 Gungs 2) Paul McCartney - (I Want To) Come Home 3) Max Gazzè - Mentre Dormi 4) Phil Collins - Love Is Like 5) Mads Langer - You're Not Alone 6) Lady Antebellum - Need You Now 7) Robbie Williams feat Gary Barlow - Shame 8) Jamiroquai - White Knluckle Ride 9) Cesare Cremonini - Mondo 10) Sade - Soldier Of Love
Marco Di Milia
1) Blur - Fool's Day 2) Torpedo - An Invention 3) Dente & Il Genio - Precipitevolissimevolmente 4) Calibro 35 - Eurocrime! 5) Placebo - Happy Trigger Hand 6) Pierluigi Ferrantini / Velvet - Il sangue è freddo 7) Florence & The Machine - Heavy In Your Arms 8) Kula Shaker - Peter Pan R.I.P. 9) Neil Young - Rumblin' 10) HIM - Scared To Death
Francesco Donadio
1) Yeasayer – Ambling Alp 2) Arcade Fire – The Suburbs 3) Phosphorescent - Los Angeles 4) The Drums - Let's Go Surfing 5) Beach House - Norway 6) The National – Bloodbuzz Ohio 7) MGMT – Siberian Breaks 8) Caribou - Odessa 9) Band Of Horses - Laredo 10) Grinderman - Mickey Mouse And The Goodbye Man
Geordie Echo
1) Beatrice Antolini - Eastern Sun 2) ...A Toys Orchestra - Celentano 3) Leftover Cuties - Happy Song 4) The Record's - Rodolfo 5) Beatrice Antolini - Venetian Hautboy 6) Stop The Wheel - Slow 7) We Rock Like Girls Don't - Something Out Of Nothing 8) Dente - Sogno 9) Jennifer Gentle - Little Carol 10) ...A Toys Orchestra - Midnight Talks
Chiara Felice
1) Peter Gabriel - The Power Of The Heart 2) Orphaned Land - In Thy Never Ending Way (Epilogue) 3) The National - Bloodbuzz Ohio 4) The Divine Comedy - Have You Ever Been In Love? 5) Natalie Merchant - Nursery Rhyme Of Innocence And Experience 6) Chieftains feat. Chavela Vargas - Luz de Luna 7) Brian Wilson - I Got Rhythm 8) Neil Young - Love And War 9) Robert Wyatt - The Ghosts Within 10) Band Of Horses - Infinite Arms
Antonella Frezza
1) B.o.b. feat. Hayley Williams - Airplanes 2) Eminem feat. Rihanna - Love the way you lie 3) The Temper Trap - Fader 4) Avril Lavigne - Alice (underground) 5) Paramore - Playing God 6) Amy Macdonald - Spark 7) Brandon Flowers - Only the young 8) Tegan and Sara - Northshore 9) Skunk Anansie - My ugly boy 10) 30 seconds to mars - closer to the edge
Valentina Gianfermo
1) Caribou - Odessa 2) Caro Emerald - That Man 3) Grinderman - Mickey Mouse And The Goodbye Man 4) The Hundred In The Hands - Dressed In Dresden 5) Spiritual Front - Sad Almost Winner 6) Surgery - Habitat 7) Black Mountain - The Hair Song 8) Arcadia - Because Of You 9) Spiral 69 - Fake Love 10) No Keys - Underwater
Giuseppe “Il Console”
1) Darkstar - Dear Heartbeat 2) Four Tet - Love Cry 3) Gonjasufi - She’s Gone 4) Ikonika - Ka Ka Ka 5) Massimo Volume- Litio 6) Caribou - Odessa 7) LCD Soundsystem - All My Friends 8) Pantha du Prince - Stick To My Side 9) Flying Lotus - Kill Your Co-Workers 10) Zola Jesus - Night
Marco Jeannin
1) Jonsi - Tornado 2 ) Massive Attack - Atlas Air 3) Balmorhea - Bowspirit 4) Maximum Balloon - Absence Of Light 5) Deftones - Diamond Eyes 6) Philip Selway - A Simple Life 7) Get Well Soon - A Voice In The Louvre 8) Band Of Horses - Laredo 9) Electric Wizard - Black Mass 10) The National - Bloodbuzz Ohio
Elisabetta Lanzillotti
1) Warpaint - Undertow 2) Kayne West - Monster 3) Florence And The Machine - Heavy In Your Arms 4) Hurts - Wonderful Life 5) Crystal Castles - Celestica 6) Eminem ft Rihanna - Love The Way You Lie 7) Lady Gaga ft. Beyonce - Telephone 8) Janelle Monáe, feat. Big Boi - Tightrope 9) Lykke Li - Get Some 10) She & Him - Lingering Still
Nicholas Matteucci
1) Black Rebel Motorcycle Club - War Machine 2) Slash feat. Andrew Stockdale - By The Sword 3) Robert Plant - Silver Rider 4) Jeff Beck - Nessun Dorma 5) The Dead Weather - Die By The Drop 6) Melissa Auf Der Maur - Meet Me On The Dark Side 7) Gogol Bordello - Rebellious Love 8) Tricky - Murder Weapon 9) Airbourne - It Ain't Over Till It's Over 10) Noize Machine - Jumping Clown
Arianna Mossali
1) Therion - Sitra Ahra 2) Overkill - The Green And Black 3) Kingdom Of Sorrow - Monument Of Ash 4) The Gaslight Anthem - American Slang 5) Deftones – Diamond Eyes 6) Bad Religion – The Resist-stance 7) Hana-Bi - I Miss You 8) Wolf Parade – Ghost Pressure 9) Surf City - Kudos 10) Annihilator – The Trend
Ivan Nossa
1) Helping Haiti AA.VV. - Everybody Hurts 2) Antony & The Johnsons - I'm In Love 3) Lady Gaga - Bad Romance 4) Nina Zilli - 50.000 5) Elton John & Leon Russell - There's No Tomorrow 6) Kings Of Leon - Radioactive 7) Mika - Rain 8) The Electric Diorama - Mr Fantastic 9) Carmen Consoli - L'alba 10) Cee-Lo - Fuck You
Maria Francesca Palermo
1) Beach House - Silver Soul 2) Wild Nothing - Live In Dreams 3) The Chap - Well Done You 4) Caribou – Odessa 5) Tame Impala - Why Won't You Make Up Your Mind? 6) Joe Gideon & the Shark – Hide and Seek 7) Baustelle - Le Rane 8) Arcade Fire - Half Light I 9) Indian Jewelry – Vision 10) !!! - The Hammer
Paolo Scaramuzzo
1) Stefano Battaglia/Michele Rabbia - Spirits of Myths 2) Vijay Iyer - Autoscopy 3) Cibelle - Lightworks 4) Keith Jarrett & Charlie Haden - No Moon At All 5) Michael Formanek The Rub And Spare Change 6) Charles Lloyd Quartet - Go Down Moses 7) Seu Jorge - Everybody Loves the sunshine 8) Marilyn Crispell/David Rothenberg - Invocation 9) Yaron Herman Trio - Heart Shaped Box 10)Odean Pope - Phyrgian Love Theme
Angelica Scardigno
1) Toro y Moi - Leave Everywhere 2) Wild Nothing - Summer Holiday 3) Caribou - Odessa 4) Robyn - Dancing On My Own 5) Royksopp - I Wanna Know 6) The Drums - Let's Go Surfing 7) MGMT - Someone Missing 8) Them Crooked Vultures - Caligulove 9) Crystal Castles - Doe Deer 10) Beach Fossils - Daydream
Renzo Stefanel
1) The Divine Comedy - At The Indie Disco 2) Baustelle - I mistici dell'Occidente 3) Tame Impala - Solitude Is Bliss 4) The Drums - Let's Go Surfing 5) Tre Allegri Ragazzi Morti - Mina 6) LCD Soundsystem - All I Want 7) Sufjan Stevens - Heirloom 8) Non voglio che Clara - La mareggiata del '66 9) Girls - Carolina 10) Bat For Lashes / Beck - Let's Get Lost
Emanuele Tamagnini (per gentile concessione di Nerds Attack!)
1) Groove Armada - Look Me In The Eye Sister 2) The Brian Jonestown Massacre - This Is The First Of Your Last Warning 3) Chemical Brothers - Horse Power 4) Brad - Price Of Love 5) Caribou - Sun 6) Maserati - Pyramid of the sun 7) Maximum Balloon - Tiger 8) Gorillaz - On Melancholy Hill 9) Retribution Gospel Choir - Hid It Away 10) Bruce Springsteen - Someday (We'll Be Together)
Eugenio Vicedomini
1) Eels - Oh So Lovely 2) Arcade Fire - The Suburbs 3) The Divine Comedy - Assume The Perpendicular 4) Sufjan Stevens - Futile Devices 5) The National - Terrible Love 6) The Drums - Best Friend 7) Emma Tricca - It Doesn't Matter 8) Jonsi - Tornado 9) Clouds In A Pocket – Oh, Elizabette! 10) Swans - No Words No Thoughts
Articolo del
22/12/2010 -
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