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Ten Years After
Addio ad Alvin Lee, chitarra e anima dei Ten Years After
6/03/2013
di
Francesco Donadio
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Un'altra giornata grigia, un altro addio a uno dei grandi miti del rock "classico" degli anni Sessanta e Settanta. Ci ha lasciati all'età di 68 anni Alvin Lee, leader e cofondatore dei Ten Years After, la band inglese di blues-rock che tanto successo ebbe tra il 1965 e il 1973 e che nel 1969 raggiunse il massimo della popolarità calcando la scena al festival di Woodstock: la loro versione di I'm Going Home è uno dei momenti più indimenticabili del film su quella tre-giorni girato da Michael Wadleigh. I Ten Years After, peraltro, nei primi anni Settanta furono tra i pochi artisti stranieri ad osare calare in Italia, diventando così tra i beniamini di un pubblico (allora più che oggi) affamato di buona musica.
Oggi assurdamente sottovalutati, i Ten Years After incisero diversi album di eccelsa qualità. Da ricordare senz'altro il live Undead del '68 e due gioiellini di blues-rock inglese quali Shhhh... (1969) e Cricklewood Green (1970). Dopo lo scioglimento del gruppo, Alvin Lee incise diversi album solisti e collaborò con personaggi del calibro di Mick Taylor, Mick Fleetwood, George Harrison, Steve Winwood e Ron Wood. Il suo ultimo album, Still On The Road To Freedom, risale al 2012.
Questo l'epitaffio apparso oggi sul sito web di Alvin Lee: "With great sadness we have to announce that Alvin unexpectedly passed away early this morning after unforseen complications following a routine surgical procedure. We have lost a wonderful and much loved father and companion, the world has lost a truly great and gifted musician."
Articolo del
06/03/2013 -
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